Juan de Flandes. “Ritratto della regina Isabel la Católica”. 1501-1504.

Al Palacio Real, Madrid.

Pittore fiammingo Juan de Flandes.  Retrato de la reina Isabel la Católica (1451-1504)”.

Dipinto tra il 1501-1504. Olio su legno 63×55 cm. Al Palacio Real, Madrid.

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Nel 2012, come si legge in un articolo apparso sul Diario de Burgos, è stato pienamente confermato che quest’opera, che inizialmente si trovava nella Certosa di Miraflores, situata vicino alla città di Burgos, è stata dipinta da Juan de Flandes.
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Juan de Flandes nacque a Gand verso il 1450. Dopo aver frequentato la bottega di Giusto di Gand, fece un viaggio in Italia e infine si trasferì in Spagna al servizio di Isabella la Cattolica, grande estimatrice dell’arte fiamminga.  Fu attivo in Spagna dal 1496 fino alla sua morte, sopraggiunta a Palencia nel 1519 e rappresentò uno dei maggiori artisti rinascimentali spagnoli.

Fra i lavori eseguiti per  la regina Isabella, la Pala di San Giovanni Battista, dipinta per la Certosa di Miraflores  tra il 1496 e il 1499, e  il grande polittico composto di ben quarantasette riquadri raffiguranti la vita di Cristo e della Vergine, di cui quindici conservate nel Palazzo Reale di Madrid e sette in diverse altre collezioni.

Alla morte della regina si trasferì a Palencia dove abitò  fino alla fine, se si esclude un breve soggiorno a Salamanca dove realizzò l’Altare di San Michele nella cattedrale vecchia e l’altare maggiore nella cappella universitaria.

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La prima opera eseguita per la regina Isabella. “Salomè con la testa di Giovanni il Battista”  c. 1496. Attuaslmente al Museum Mayer van den Bergh, Anversa.  Belgio.   Herodias_Juan_de_Flandes-san-giovanni-decollato-660x1024

 

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Informazioni su Bruno Aloi 977 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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