Esposizione Italo-Americana. Genova. 1892

IV° Centenario Colombiano

Allo scopo di celebrare il IV° Centenario della scoperta dell’America  sorsero a Genova due Comitati, quello delle Mostra Campionaria Italo-Americana e quello dell’Esposizione Artistico-Industriale.

Il 26 agosto 1890 nel palazzo municipale, sotto la presidenza del Sindaco Stefano Castagnola i due Comitati deliberarono la fusione sotto la guida del commendatore Enrico Cravero  perseguendo il fine di una Esposizione artistico-industriale Italo-Americana. Il 24 febbraio 1892 il deputato Edilio Raggio venne eletto presidente della Esposizione Italo-Americana.  

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Manifesto  “GUIDA PROGRAMMA UFFICIALE  ESPOSIZIONE ITALO-AMERICANA per il Centenario COLOMBIANO”.

Sotto l’alto patronato di S.M. il Re UMBERTO I° .

Giugno-Novembre 1892

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L’inaugurazione dell’Esposizione venne fissata al 10 luglio 1982. Alle ore 11 le salve sparate dai forti e dalle navi della squadra navale ancorate in porto  annunciavano che il principe Tomaso, duca di Genova, e la consorte principessa Isabella entravano nel recinto dell’Esposizione per l’inaugurazione. A riceverli,   Edilio Raggio presidente del Comitato Esecutivo con tutti i membri , il ministro della Marina ammiraglio Pacoret di Saint Bon, il sindaco senatore Podestà, il prefetto comm. Municchi, il comandante del III* Corpo dell’Esercito tenente generale De Sonnaz e numerose autorità civili e militari.,

L’onorevole Edilio Raggio in qualità di presidente dell’Esposizione tenne il discorso di apertura dell’Esposizione, seguito dai discorsi del ministro dell’Industria e Commercio comm. Pietro Lacava e del sindaco Andrea Podestà. Al termine  i Principi iniziarono la visita delle varie sezioni della Mostra Italo-Americana che occupava quasi tutta la spianata del torrente Bisagno.  

La Mostra era divisa in due sezioni: Nord e Sud, unite da un cavalcavia.  All’estremità del recinto Sud verso il mare  furono erette tre grandi gallerie,  comprese in un edificio a forma di castello con torri merlate. All’interno le opere inviate dagli Stati Americani Argentina, Uruguay, Brasile, Perù, Venezuela, Guatemala, Messico, Stati Uniti. I padiglioni furono progettati dall’architetto Giovanni Battista Carpineti e dagli ingegneri Riccardo Haupt, Vittorio Storchi e Mario Vallino. L’impresa che li realizzò fu la Milani Bertelli & C. di Milano. 

Come attrazione fu montato al centro dell’Esposizione un pallone frenato chiamato “Colombo” con cui si poteva volare sino a 300 metri. Il pallone  subì gravi danni a causa di un temporale.

Tra le altre attrazioni   un labirinto degli specchi, montagne russe,  ristoranti a tema, tra cui uno a forma di colossale uovo, alto 26 metri, diviso in 4 piani e con 16 finestre, dallo spiritoso nome “L’Uovo di Colombo”. 

Il sindaco Andrea Podestà indisse una lotteriaLotteria Nazionale Italo-Americana”, i cui proventi furono fondamentali per finanziare l’Esposizione che si concluse il 4 dicembre dello stesso anno 1892.

Il 6 gennaio 1893 un incendio doloso ridusse in cenere tutti i padiglioni dell’Esposizione. E così venne risolto il problema sulla destinazione dei manufatti fieristici e venne risolto pure il problema economico dell’impresa costruttrice Milani Bertelli & C. di Milano proprietaria degli edifici in quanto i danni del rogo vennero quasi interamente coperti dalle assicurazioni…..  Ma guarda un po che fortuna!


Altro manifesto del IV° Centenario Colombiano “Esposizione Italo-Americana”esposizione-Genova-1892-451x1024

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Il 1° giugno doveva tenersi l’inaugurazione dell’Esposizione , purtroppo i lavori per la sezione americana ebbero ritardi, e così venne inaugurata solo il 4 settembre, alla presenza dei duchi di Genova, Tommaso e Isabella, in rappresentanza della Casa Reale.  L’8 settembre seguì la visita del re Umberto I e della regina Margherita.

Particolare  del manifesto.Esposizione-Italo-Americana-particolare

 

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Informazioni su Bruno Aloi 977 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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