Tomba di Cristoforo Colombo. Cattedrale di Siviglia. 1892

Scultore Arturo Mélida y Alinari

Cristoforo Colombo morì  a Valladolid il 20 maggio del 1506 e sepolto nella stessa città.  Successivamente i resti vennero inumati  presso la Certosa di Santa Maria de las Cuevas (conosciuta anche come Monastero de la Cartuja) in Siviglia, e nel  1509   trasferiti nella Cattedrale di Siviglia. Poi nel 1537 un ulteriore trasferimento nella Cattedrale di Santo Domingo a Hispaniola per rispettare le sue volontà.  Col trattato di Basilea del 22 luglio 1795 ‘isola venne ceduta alla Francia e pertanto  le autorità spagnole da Hispaniola spostarono i resti   di Colombo presso la Cattedrale dell’Havana a Cuba.

La realizzazione del monumento funerario a Cristoforo Colombo venne commissionata allo scultore spagnolo  Arturo Mélida y Alinari nel  1885 e terminato il 26 febbraio 1891 allo scopo di collocarlo nella Cattedrale dell’Havana dove a quel momento si trovavano le spoglie.  Al compimento lo scultore ricevette una valanga di complimenti e felicitazioni .

In seguito al Trattato di Parigi del 1898  gli Stati Uniti occuparono l’isola di Cuba sino a quel momento sotto amministrazione spagnola.  La Spagna inviò la nave da guerra  “Conde de Venadito” a prelevare i resti di Cristoforo Colombo, custoditi nella cattedrale dell’Havana  Le ceneri vennero  trasportate sino a Cadice e trasbordate sullo yacht reale “Giralda” che risalì il Guadalquivir  ancorando a Siviglia il 19 gennaio 1899 .

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The Illustrated LONDON NEWS di Sabato 4 febbraio 1899 dedicava all’evento la prima pagina.

“The reinternment of Christopher Columbus ; scenes during the reception of the remain in Seville” (La reinumazione di Cristoforo Colombo; scene durante il ricevimento della salma a Siviglia).

Nelle illustrazioni. 1- Il busto di  Cristoforo Colombo a Genova ; 2 – Il catafalco eretto nella Cattedrale di Siviglia ; 3- Clero e pubblico schierati in banchina in attesa dell sbarco dei resti ; 4. Lo yacht “Giralda” che portava i resti. ; 5- La cavalleria schierata nelle strade ; 6- In attesa dello sbarco.

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I resti dell’Ammiraglio del Mare   Oceano vennero depositati nella Cattedrale  di Siviglia per volontà del duca di Veragua, Cristóbal Colón de la Cerda, che era uno dei discendenti del famoso ammiraglio.

Il 17 novembre 1902 alla presenza del “duque de Veragua, del alcalde, del arzobispo, del cabildo y de las autoridades provinciales” ,vennero spostati nel braccio sud del transetto della “Catedral de Santa María de la Sede de Sevilla” , nota più semplicemente come Cattedrale di Siviglia,  una delle più grandi cattedrali gotiche del mondo edificata sull’antica moschea degli Almohadi. 

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 La sua tomba è tenuta in alto da quattro figure allegoriche in bronzo smaltato e policromo che rappresentano i quattro regni di Spagna che esistevano durante la vita di Colombo: Castiglia, León, Aragona e Navarra “.

Alla base della tomba, un’iscrizione recita: “Cuando la isla de Cuba se emancipó de la Madre España, Sevilla obtuvo el depósito de los restos de Colón, y su ayuntamiento erigió este pedestal.”.


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L’affresco di San Cristoforo sullo sfondo della tomba.Saint_Christopher_Kathedrale_von_Sevilla_Santa_Maria_de_la_Sede_01

 

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Stemma sotto la tomba di Cristoforo Colombo dalla quale si evince a destra la data del 26 febbraio 1891.

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Sotto la cassa la scritta “Aquì jacen los restos de Cristóbal Colón”.

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Scultore spagnolo Arturo   Mélida y Alinari  (Madrid 1849-Madrid 1902).

Studiò alla Scuola Superiore d’Architettura di Madrid, dove poi divenne  professore. Oltre che scultore fu un discreto pittore, lavorando in particolare  in ville e palazzi dell’alta borghesia di Madrid. Entrò a far parte della  “Real Academia de Bellas Artes” di San Fernando nel 1899. 

Per il lavoro svolto all’Esposizione  Universale di Parigi del 1889 ( quella della Tour Eiffel) venne insignito della medaglia d’oro della Accademia Francese e della Gran Croce della  Legion d’Onore.   

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Informazioni su Bruno Aloi 954 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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