Planisfero membranaceo a colori di Nicolò Caveri, cartografo genovese, attribuito agli anni 1502-1504.
Misura cm. 115 x 225, ed è costituito da dieci fogli di vellum (un tipo di pergamena molto fine) lucidati e assemblati .
E’ il più antico documento pervenuto dalla scuola cartografica genovese dove sono rappresentate le terre americane.
Il planisfero scoperto dal Gallois nel 1890, venne presentato nel IV° centenario della scoperta dell’America, 1892, come opera di Nicolay de Canerio januensis.
Il merito di aver individuato l’errore e ristabilito l’esatta lettura del nome Caverio spetta a Paolo Revelli. Questi nel 1947 annunciò nella sua opera “Un cartografo, pp. 449 ss.” di aver riconosciuto nel cartografo un amico e collaboratore di Colombo. La maggior parte degli studiosi propende a collocare il planisfero al 1502-1504.
L’America del nord è frazionata in tre parti: la Groenlandia, la costa orientale di Terranova e più ad ovest la Florida e la penisola dello Yucatán che non figura sul planisfero di Cantino. Ambedue derivati dal Padrao Real portoghese che veniva continuamente aggiornato con le nuove scoperte. A sua volta la carta del Caverio venne utilizzata da Martin Waldseemuller per la rappresentazione dell’America sulla carta Universalis cosmographia.
In basso a sinistra della carta si legge la dicitura “opus Nicolay de Caverio januensis”.
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Altra foto della carta con contorni più chiari.
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Non si conosce la data di nascita del cartografo genovese. Si hanno buoni motivi di credere che sia nato verso la seconda metà del sec. XV a Quinto.
La famiglia Caveri (o Caverio) aveva a Quinto terreni confinanti con quelli dei parenti di Cristoforo Colombo. Attestato da diversi atti notarili dell’Archivio di Stato di Genova.
Probabilmente il notaio Gallo, che curava gli interessi delle due famiglie, costituì, con i cugini di Colombo, Giovanni, Matteo, Amighetto, il tramite tra Cristoforo e Nicolò Caveri. Nel planisfero del Caveri confluirono dati, notizie, misurazioni , compiuti da Colombo in occasione dei suoi primi viaggi esplorativi.
Risulta infatti da testimonianza del Gallo che egli ebbe tra le mani una lettera-relazione di Colombo sul secondo viaggio e una sua carta geografica, che probabilmente servì da modello a quella del Caverio.
Il planisfero fa parte delle antiche collezioni del Service Hydrographique de la Marine conservate attualmente a Parigi negli Archivi della Bibliothèque nationale de France, Cartes et Plans.
A parte le informazioni che il Caveri, come sostiene il notaio Gallo, potrebbe aver avute da Cristoforo Colombo, è più presumibile che dopo l’arrivo a Ferrara del planisfero di Cantino, nel 1502, le informazioni presenti sulla mappa venissero ricopiate sulla carta del Caverio.
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Particolare della carta con l’Atlantico settentrionale. Sulla Groenlandia e Terranova sventola una bandiera portoghese. L’isola di Terranova è ricca di alberi e vegetazione. La longitudine è errata. La zona di mare tra Norvegia e Groenlandia è detta “Oceanus Germanicus”. L’altra parte tra Terranova e Florida “Oceanus Occidentalis”.
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