Odissea delle ceneri di Cristoforo Colombo- Da Valladolid a Siviglia, Santo Domingo, Havana, Cadice e Siviglia.

Dal 1902 nella "Catedral de Santa María de la Sede" di Siviglia

Cristoforo Colombo morì il 20 maggio 1506. Fu sepolto il 21 nella cappella di Santa Maria de la Antigua nella chiesa di San Francesco a Valladolid.

Nell’aprile 1509 il figlio Diego fece trasportare la salma a Siviglia nella cappella di Sant’Anna nella Cartuja di Santa Maria de las Cuevas  dove una iscrizione recita” A Castilla y a León, Nuevo Mundo diò Colón”.

Nella stampa seguente la Certosa di Santa Maria de las Cuevas ai suoi inizi, prima della costruzione verso la metà del 18 ° secolo della monumentale Puerta de Tierra de Ambrosio de Figueroa.

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Il monastero di Santa Maria de las Cuevas ai suoi inizi.

L’Imperatore Carlos I in Valladolid il 2 giugno 1537 con “Real Cédula” concesse a  doña María de Toledo di deporre i resti di  Colón nella cappella maggiore della cattedrale di Santo Domingo nell’isola di Hispaniola.

Nel 1541 i resti dell’Ammiraglio vennero collocati nella cappella dell’altar maggiore della chiesa di San Francesco a Santo Domingo dove già si trovavano sepolti altri congiunti come il figlio Diego, i nipoti Luigi e Cristoforo II, il fratelli Bartolomeo e altri.

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Col trattato di Basilea del 22 luglio 1795 la Spagna cedette alla Francia la parte orientale dell’isola di Hispaniola , Santo Domingo, che ancora occupava.  L’Ammiraglio spagnolo Don Gabriel de Aristigabal ottenne dal governo francese l’autorizzazione di trasferire le ceneri di Cristoforo Colombo nell’isola di Cuba.

Il 20 dicembre 1795 dopo una solenne cerimonia nella cattedrale di Santo Domingo, i resti furono imbarcati sul brigantino francese “La Découverte” e trasbordati  sul vascello spagnolo “San Lorenzo” per essere trasportati nella cattedrale dell’ Havana a Cuba. Le navi presenti in rada resero ai resti di Cristoforo Colombo gli onori militari  dovuti ad un Ammiraglio.  

L’evento storico in un acquerello  “Les honneurs rendus aux cendres de Colomb” datato 1928 del pittore francese Marin Marie.

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Le peregrinazioni continuarono perché col Trattato di Parigi del 1898 l’isola di Cuba venne occupata dagli Stati Uniti. A questo punto iI governo spagnolo decise di riportare le spoglie a Siviglia.

Il trasporto venne effettuato in pompa magna con tutti gli onori. La nave da guerra “Conde de Venadito” effettuò il trasporto da Cuba sino a Cadice.

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Nave da guerra spagnola “Conde de Venadito”.

A Cadice le spoglie vennero trasbordate sullo yacht reale “Giralda” che risalì il Guadalquivir con le bandiere a mezz’asta ma lasciando bene in vista lo stemma dell’Ammiraglio, ancorando a Siviglia il 19 gennaio 1899 . 

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Yacht reale “Giralda” sul Guadalquivir.

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The Illustrated LONDON NEWS di Sabato 4 febbraio 1899 dedicava all’evento la prima pagina.

“The reinternment of Christopher Columbus ; scenes during the reception of the remain in Seville” (La reinumazione di Cristoforo Colombo; scene durante il ricevimento della salma a Siviglia).

Nelle illustrazioni. 1- Il busto di  Cristoforo Colombo a Genova ; 2 – Il catafalco eretto nella Cattedrale di Siviglia ; 3- Clero e pubblico schierati in banchina in attesa dell sbarco dei resti ; 4. Lo yacht “Giralda” che portava i resti. ; 5- La cavalleria schierata nelle strade ; 6- In attesa dello sbarco.

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A Siviglia le ceneri vennero  poi sbarcate nel febbraio 1890 e con apposito corteo trasportate nella cattedrale.

IL SECOLO ILLUSTRATO DELLA DOMENICA di Domenica , 12 febbraio 1890. “Il trasporto delle ceneri di Cristoforo Colombo a Siviglia”.

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Il 17 novembre 1902 le ceneri , che si trovavano nella cattedrale di Siviglia, vennero trasferite  definitivamente  nella stessa cattedrale in un mausoleo  a lui consacrato opera dello scultore spagnolo Arturo   Mélida y Alinari. La sua tomba è tenuta in alto da quattro figure allegoriche che rappresentano i quattro regni di Spagna che esistevano durante la vita di Colombo: Castiglia, León, Aragona e Navarra “.

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Cattedrale di Siviglia. Il mausoleo di Cristoforo Colombo.

Particolare del mausoleo.

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Particolare del  mausoleo.

La diatriba sulle ceneri,  probabilmente confuse con un altro membro della famiglia (forse il figlio Diego),  e rimaste a Santo Domingo sono un’altra storia.

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Informazioni su Bruno Aloi 950 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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