“Monasterio de Santa Clara de Moguer”. Huelva. “Lugares Colombinos”

Il 16 marzo 1493 Cristoforo Colombo e l'equipaggio della Niña vi si recarono in pellegrinaggio.

La chiesa del Convento di Santa Clara.

Il “Monasterio de Santa Clara de Moguer” (Huelva)  fu dichiarato  nel 1931 “Monumento Historico Artistico Nacional” e incluso nei “Lugares Colombinos”, cioè nei luoghi Colombiani per eccellenza.

Oggi è sede del Museo Diocesano di Arte Sacra di Huelva.

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Il Monastero di Santa Clara con in primo piano il monumento a Cristoforo Colombo eretto nel 2006 in occasione del V° centenario della sua morte.

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Il Monastero fu fondato dall’almirante mayor de Castilla e Primo Signore di Moguer,  Alonso Jofre Tenorio  e  da sua moglie Elvira Alvarez de Velasco, per le suore Clarisse Francescane della nobiltà castigliana e aragonese.

Nella chiesa del Convento di Santa Clara il presbiterio conserva il tumulo sepolcrale dei primi Signori  di Moguer: I° señor de Moguer, Alonso Jofre Tenorio;  la sua sposa Elvira Álvarez; sua figlia Marina Tenorio; Beatriz Enríquez; e il III° señor de Moguer, Alonso Fernández Portocarrero.

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Il presbiterio con il tumulo sepolcrale dei primi Signori  di Moguer.

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Cristoforo  Colombo lo visitò diverse volte soprattutto per entrare nelle grazie della badessa Suor Inés Enríquez y Fernández de Córdoba, zia del re Ferdinando il Cattolico.                                                                                                                                                                                                                                      Suor Inés Enríquez y Fernández de Córdoba, badessa del Monastero tra il 1486 ed il 1516, si attivò per fargli avere una udienza per presentare il suo progetto ai re Cattolici. E’ anche grazie a lei che molto probabilmente Cristoforo Colombo conobbe  i fatelli Niño che portarono per la spedizione alle Indie la caravella di loro proprietà  battezzata “Santa Clara” in omaggio al convento. Caravella costruita tra il 1487 e 1490  e  ribattezzata poi “Niña”.

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Re Ferdinando il Cattolico nipote della badessa  del Monastero di Santa Clara,  Suor Inés Enríquez y Fernández de Córdoba,

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Dal Blog de História. «Artículo de Moguer». Consultato il 29 giugno 2008.

Inés Enríquez y Fernández de Córdoba, era la figlia dell’ammiraglio di Castiglia Fadrique Enríquez e di sua moglie Marina Fernández de Córdoba, e pertanto membro dell’importante casata degli Enríquez. Fu badessa del Monastero di Santa Clara de Moguer tra il 1486 e il 1516, epoca della scoperta dell’America. In esso Cristoforo Colombo trovò appoggio per difendere il suo progetto davanti al nipote re Ferdinando il Cattolico. Questo rapporto è stato mantenuto dopo il viaggio di scoperta, attraverso varie lettere che le sono state inviate.”

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Al ritorno dal viaggio di scoperta  Cristoforo Colombo arrivò verso il mezzogiorno del 15 marzo 1493 al porto di Palos. Il 16 si recò con l’intero equipaggio della  Niña alla chiesa del Convento di Santa Clara  per sciogliere il voto fatto a Dio  durante la tempesta nella quale erano incappati il 14 febbraio 1493.  Passarono l’intera notte a vegliare pregando e ringraziando Dio e Santa Clara per aver avuto salva la vita.

Un evento che viene ricordato ancora oggi a Moguer con una manifestazione storica rievocativa. 

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La chiesa del Convento di Santa Clara.

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La porta del Convento dove entrarono Cristoforo Colombo ed i marinai della Niña.

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Lapide posta il 16 marzo 1986 sulla facciata del Monastero.

Ricorda, tra l’altro, che la mattina del 16 marzo 1493 Cristoforo Colombo al suo ritorno dal primo viaggio qui si ritirò per adempiere al voto fatto il 14 febbraio 1493 durante una tempesta al largo delle Azzorre.

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Informazioni su Bruno Aloi 944 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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