Fray Antón de Montesino. Domenicano che denunciò lo sfruttamento del popolo Taino.

Hispaniola 21 dicembre 1511

Antón Montesino ( nato intorno al 1475, morto il 27 giugno 1540) fu il primo europeo che, a nome della sua comunità di frati domenicani, denunciò nel 1511 gli abusi e lo sfruttamento degli indigeni nella colonizzazione spagnola delle Antille .

Entrò nell’Ordine dei Domenicani presso il Convento di San Esteban a Salamanca, dove completò tutti i suoi studi. Al termine dell’anno di noviziato  venne ordinato sacerdote il 1° luglio 1502. Terminati gli studi teologici   fu assegnato nel 1509 al Convento Reale di Santo Tomás de Ávila, di recente costruzione, in compagnia dei fratelli Pedro de Córdoba,  Bernardo de Santo Domingo,  Tomás de Fuentes e  Domingo Velázquez.

Nel 1510 fece parte del primo gruppo di missionari domenicani che si imbarcarono per il Nuovo Mondo, dopo aver ottenuto il Regio Attestato dell’11 febbraio 1509, che concedeva loro il passaggio alle Indie di 15 religiosi e 3 laici. Questo gruppo era  presieduto da Fray Pedro de Córdoba ed era composto da Fray Antonio Montesino, Fray Bernardo de Santo Domingo e Fray Domingo de Villamayor. Durante il viaggio a Santo Domingo, la nave Espíndola, dove viaggiavano i religiosi, fece scalo nell’isola di San Juan. A fine settembre 1510 i frati   giunsero  al porto di Ozama, Santo Domingo, a Hispaniola. Successivamente giunsero  altri religiosi sino a raggiungere  il numero di 15 frati missionari.

Joseph Schroeder in un articolo sulla   Catholic Encyclopedia dice che era noto per la sua pietà esemplare, il suo amore per la stretta osservanza, la sua eloquenza e il coraggio morale.

 Questo gruppo di religiosi  si rese presto conto dei maltrattamenti causati dagli spagnoli alla popolazione indigena.   Per questo, un anno dopo il loro arrivo nell’isola e approfittando dell’inizio dell’Avvento, firmarono un sermone, che sarebbe stato tenuto da Fray Antonio Montesinos, denunciando gli abusi e i maltrattamenti che venivano commessi nel sistema dell’encomienda che raggiungeva gli schiavi. e dando così inizio alla lotta per la giustizia in America.

ll  21 dicembre 1511, quarta domenica dell’avvento, tenne all’Hispaniola  un sermone appassionato che criticava la pratica dell’encomienda coloniale spagnola e l’abuso del popolo Taino, con parole di fuoco: “Questa voce vi dice che siete tutti in peccato mortale, che in esso vivete e che in esso morirete per la crudeltà e la tirannia che usate contro queste genti innocenti. Dite, con quale diritto e con quale giustizia tenete in sì crudele e orribile servitù questi indiani ? Con quale autorità avete condotto sì detestabili guerre contro queste genti che vivevano mansuete e pacifiche nelle loro terre, in queste terre dove in numero infinito li avete annientati con morti e scempi di cui mai s’era udito prima ?… “. 

La domenica successiva  28 dicembre 1511 i frati domenicani   con Fray Antonio Montesinos come portavoce informarono  gli abitanti dell’isola di Hispaniola che se avessero continuato  con lo sfruttamento degli indiani non sarebbero stati  confessati e pertanto neanche assolti. Gli encomendero colonizzatori non accolsero benevolmente questi sermoni eccetto Bartolomé de Las Casas, che era presente e che rimase talmente impressionato tanto che lo stesso anno decise di entrare nell’ordine domenicano e prendere  gli ordini sacri iniziando il suo apostolato di evangelizzazione denunziando al governo gli eccessi e le crudeltà degli Spagnoli.
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Statua di Fray Antón de Montesino  alta 15 metri posizionata sul lungomare di Santo Domingo nella repubblica Dominicana, opera dello scultore messicano Antonio Castellanos.

La statua venne donata alla repubblica Dominicana nel  1982 dal governo messicano.

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La statua di  Antón de Montesino sul lungomare di Santo Domingo.

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Una statua lo rappresenta nel convento di Santo Domingo da lui fondato, nel Viejo San Juan, Puerto Rico.Anton-Montesinos-2

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Grazie ai suoi sermoni ed alle sue prediche, re Ferdinando promulgò il 27 dicembre 1512 Las Leyes de Burgos (le Leggi di Burgos),  una serie di ordinanze emanate nella città Castigliana di Burgos.   Leggi considerate come il germe della Dichiarazione dei diritti umani e del diritto internazionale . Gli indigeni delle Indie  avevano  lo status giuridico di uomini liberi con tutti i diritti di proprietà, che non potevano essere sfruttati ma come sudditi dovevano  lavorare per la corona. Fray  Antón  de Montesino viene considerato il pioniere della giustizia sociale nella conquista spagnola del Nuovo Mondo.

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Las Leyes de Burgos  firmate da Fernando el Católico il 27 dicembre 1512

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Fray  Antón  de Montesino “el primer protector de los indios”  in un disegno  emblematico mentre spezza le catene dei popoli indigeni del Nuovo Mondo.

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Informazioni su Bruno Aloi 979 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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