“La Cruz de la Parra”. Baracoa. 1492

Nella Catedral de Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa.

La Cruz de la Parra  è una croce di legno che fu eretta da Cristoforo Colombo a Cuba nella zona dove sbarcò durante il suo primo viaggio nel 1492. È considerato il più antico manufatto collegato a Colombo che si trova  nelle Americhe.

Dal Giornale di bordo scritto da Cristoforo Colombo riassunto pressoché fedelmente da fra Bartolomé de Las Casas si legge: ” Sabato 1 dicembre 1492. Egli fece costruire e innalzare sopra alcuni massi di pietra una gran croce all’entrata di quel porto che a quanto credo battezzò Porto Santo.” L’attuale porto di Baracoa in provincia di Guantanamo. 

Nella lingua degli indios Taino la parola Baracoa significa “Luogo dell’acqua”, perché nel giro di pochi chilometri si gettano nel mare i fiumi Miel,  Duaba,  Toa e lo Yumuri.  Quando Cristoforo Colombo arrivò  nel dicembre 1492 nella baia scrisse che quella era ” La terra più bella che occhio umano abbia mai visto ” .

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La croce  fu ritrovata in perfette condizioni 19 anni dopo dall’Adelantado  Diego Velázquez  de Cuéllar e dai suoi uomini,  tra questi alcuni vecchi compagni di Cristoforo Colombo.  Era ricoperta da foglie di vite (parra in spagnolo) e  venne  così deciso di chiamarla : Cruz de Parra.

E proprio dove la trovò l’Adelantado Diego Velázquez, decise di fondare, il 15 agosto 1511, la prima città cubana  battezzandola con il nome di “Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa”.Baracoa-cruz

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Delle 29 croci piantate da Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo, si ritiene che questa sia l’unica sopravvissuta.

La sua autenticità è stata dimostrata da studi effettuati dalla dott.ssa Raquel Carreras per ordine speciale della Direzione del patrimonio nazionale. La sua inconfutabile antichità fu certificata dall’Istituto Forestale Belga.  Studi di datazione al radiocarbonio hanno confermato la struttura cellulare del legno con cui è stata realizzata la Cruz de Parra, corrispondente alla Coccoloba diversifolia. Una specie ancora visibile in queste parti dell’isola, che ha dimostrato che Colombo non portò la croce dal Vecchio Mondo  ma che questa venne realizzata con legname di Baracoa.

Dopo numerosi test di autenticità effettuati a Cuba e in altre nazioni,   la croce, simbolo del cristianesimo, è considerata  la più antica reliquia storico-religiosa legata all’arrivo degli spagnoli in America.  Ai suoi piedi era richiesta buona fortuna, protezione contro la vicinanza di tempeste, uragani, epidemie e persino l’attacco di corsari e pirati.

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La croce venne portata nella Catedral de Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa,  prima chiesa cattolica dell’isola. Sul luogo dove era stata posizionata da Cristoforo Colombo l’1 dicembre 1492 venne posta una  copia. La reliquia venne portata in processione in occasione del terremoto del 1528 e dell’uragano del 1529

Le sue dimensioni attuali sono di 80 cm di altezza, 41 di larghezza e  10,8  di spessore.

Originariamente  contava 213 cm di lunghezza . Fu mutilata diverse volte perchè  i  personaggi pubblici della società coloniale cubana  che venivano a vederla, chiedevano demenzialmente di prenderne un   pezzo per ricordo —

Fu così fino al XVIII secolo, quando  nel 1868 le sue estremità furono ricoperte con lastre d’argento  per garantirne la conservazione.

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La Catedral de Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa.

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Interno della Catedral de Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa.

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La Santa Cruz de la Parra all’interno della  Catedral de Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa.

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La Santa Cruz de la Parra

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Scritta a lato della Santa Cruz de la Parra

” Oh cruz, fecunda  fuente de vida y benediciòn !                                                                                                                                                                                                                                                De ti, madero santo, nos vino la redenciòn,                                                                                                                                                                                                                                                    porque Jesucristo en ti clavado,                                                                                                                                                                                                                                                                      muriendo nos rescatò “.

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All’interno si trova anche la vetrata con Cristóbal Colón che pianta la croce sulla spiaggia dove sorgerà la prima città cubana, Baracoa.  Solito errore storico in quanto nel primo viaggio non c’erano religiosi.

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Cristoforo Colombo pianta la croce sulla spiaggia dove sorgerà Baracoa.

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La “Cruz de la Parra” portata in processione.

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Nel Parque  de Matachin in Baracoa  è stata innalzata una statua di Cristoforo Colombo con accanto la croce ad altezza naturale a ricordo dello sbarco effettuato il 1° dicembre 1492 in quella spiaggia battezzata Porto Santo. 

Luogo dove  l’Adelantado  Diego Velázquez  de Cuéllar fondò il 15 agosto 1511 Baracoa “Luogo dell’acqua”.

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Parque de Matachin, Baracoa.

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Altra immagine della statua di Cristoforo Colombo  al Parque de Matacin de Baracoa.

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Nel 1998 la Santa Cruz de Parra è stata benedetta da Papa Giovanni Paolo II, durante la  prima visita a Cuba in assoluto di un papa. La Cruz  gli venne offerta in dono  ma egli fortunatamente rifiuto di rimuoverla dall’isola.

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Vetrata che ricorda  la visita  a Cuba nel 1998 di Papa Giovanni Paolo II e la benedizione della Santa Cruz de la Parra.

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Il 16 agosto 2011 la “Cruz de Parra” è stata dichiarata Monumento Nacional de Cuba.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla fondazione della Prima Città di Cuba, “Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa”, la Santa Cruz de la Parra, simbolo identitario di Baracoa, è stata dichiarata Monumento Nazionale e Tesoro della Nazione Cubana.

La Cruz de la Parra  ha presieduto la messa cattolica celebrata per il mezzo millennio della città ed è stata accolta da una pioggia di applausi quando è entrata in Plaza Cacique Hatuey.

Nel comunicare la decisione della Direzione del Patrimonio Nazionale, Eusebio Leal, nella sua qualità di presidente della Commissione Monumento Nazionale, ha affermato che  la devozione per la Santa Cruz  appartiene all’intero popolo cubano.

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In questa zona vi fu anche la prima ribellione degli indios contro i conquistatori spagnoli, guidata dal cacique taino Hatuey proveniente dall’isola Quisqueya.

Di fronte alla cattedrale è collocato il busto di Hatuey, Premier rebelde de América.

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Una leggenda narra che catturato nel 1512 e prima di essere avviato al rogo, un sacerdote gli chiese di convertirsi al cattolicesimo, così avrebbe potuto sperare di andare in Paradiso. Lui chiese “Ma in Paradiso troverei quelli come voi?”.  “Certo” rispose il sacerdote. “Allora preferisco di no” rispose e si avviò al falò.

Il quadro di  Augusto García Menocal y Córdova (Habana  1899- Habana 1974) esposto in una sala del Museo  Nacional de Bellas Artes de  La Habana.

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Summary
Informazioni su Bruno Aloi 952 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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