
Pittore Luigi Busi (Bologna 1837- Bologna 1884). Compenetrato nel realismo ottocentesco, ha realizzato soprattutto opere di carattere storico e scene di vita borghese.

Luigi Busi studiò al Collegio Artistico Venturoli a Bologna. Si trasferì nel 1848 a Roma entrando in contatto con i pittori Altamura, Morelli e Ussi. Tra il 1858 e il 1862 visitò Firenze, Genova, Torino e Milano entrando in contatto con gli artisti progressisti Altamura, Morelli e Ussi , che influenzano profondamente la sua arte. Conobbe Telemaco Signorini legandosi a lui con lunga e profonda amicizia.
Del 1863-64 è il suo capolavoro “Torquato Tasso e il Cardinale Cinzio Aldobrandini nel convento di Sant’Onofrio a Roma”, selezionato per l’Esposizione Universale di Parigi del 1870.

Nel 1868 realizzò il “Cristoforo Colombo”, olio su tela, 280×160 cm, attualmente al Palazzo della Regione Emilia-Romgna, Bologna. Il dipinto nel 1922 venne lasciato in eredità dal marchese Carlo Alberto Pizzardi al Comune di Bologna, che non lo ritirò. Nel 1925 passò di proprietà all’Amministrazione degli Spedali.


Tra il 1866 e il 1871 dipinse tre grandi tele per il «Salone del Risorgimento» del marchese Pizzardi.
Nel 1873 dipinse la pala “Il martirio dei Santi Vitale e Agricola” per l’altare maggiore dell’omonima chiesa bolognese.
Tra le decorazioni parietali si annoverano inoltre i suoi interventi nel Palazzo della Banca d’Italia a Firenze, in due palazzi privati a Imola, nella Sala Greca e nella Sala degli Etruschi nel Museo Civico Archeologico di Bologna.
Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Socio Onorario dell’Accademia di Belle Arti di Milano, Perugia e Bologna.
Colpito da infermità mentale nel 1882 venne ricoverato per alcuni mesi nel manicomio presso Villa Sbertoli a Pistoia. Morì a Bologna, sopraffatto dalla malattia, all’età di soli 47 anni.
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