Genova. Palazzo Tursi . Sala del Vecchio Consiglio.
Colonna marmorea che sostiene l’effigie di Cristoforo Colombo, opera di Ignazio Peschiera (Genova 1777 /1839) su disegno di Carlo Barabino (Genova 1768 / 1835). L’opera venne realizzata nel 1821.
La sculura di Ignazio Peschiera è da ricordare perché è stata la prima opera fatta dai genovesi per ricordare l’Ammiraglio del Mar Oceano.
——————————–
Sulla colonna vi è un’iscrizione dettata dal Padre G. B. Spotorno:
—————-
All’interno della colonna si trova il Codice dei Privilegi. Settantanove fogli dove Cristoforo Colombo fece trascrivere da un notaio tutti i documenti attestanti i diritti ed i privilegi che gli spettavano a seguito della scoperta delle Indie.
Inoltre ci sono poi tre lettere autografe inviate da Siviglia:
-
21 marzo 1502 “Al signor Ambasciatore Messer Nicolò Oderigo”.
-
2 aprile 1502 “Ai Protettori del Banco di San Giorgio”.
-
27 dicembre 1504 “Al molto virtuoso signore Il dottor messer Nicolò Oderigo”.
Attualmente il Codice dei Privilegi e le tre lettere autografe di Cristoforo Colombo sono state tolte dalla colonnetta e si trovano al Galata-Museo del Mare di Genova.
—————
L’Ammiraglio tramite Francesco di Rivarolo fece arrivare a Nicolò Oderigo due copie , entrambe originali, del Codice dei privilegi. Una copia venne trafugata dalle truppe napoleoniche e portata a Parigi.
Il 22 luglio 1816 avvenne un colpo di fortuna. Nella libreria del defunto senatore Cambiaso, esposta alla pubblica vendita venne trovato il volume contenente i privilegi.
Il volume conteneva gli ordini, i privilegi e le lettere perfettamente eguali ai documenti registrati nell’altro volume che era stato trafugato dalle truppe di Napoleone e trasportato come preda di guerra a Parigi.
Il volume venne recuperato dalla pubblica autorità e deposto nei regi archivi di Torino. In seguito, il 29 gennaio 1821 il Codice venne regalato a Genova da re Vittorio Emanuele I di Savoia che ne fece fare una copia da conservare nei suoi Archivi di Corte.
Il 31 luglio 1821 sotto re Carlo Felice il Consiglio Comunale di Genova deliberò che fosse eretto un monumento dove poter conservare il Codice in sicurezza e decoro. Il 16 agosto 1821 il Consiglio Generale approvò la delibera e fu eretto il monumento in marmo disegnato dall’architetto Carlo Barabino ed eseguito dallo scultore Ignazio Peschiera. Il piccolo monumento venne collocato nella Sala delle Adunanze Civiche e dentro venne inserito il Codice.
——————————
———————-
Nel libro “Ritratti ed Elogi di Liguri Illustri” a cura di don Luigi Grillo (Ovada 1811 – Genova 1874) stampato a Genova dalla Tipografia e Litografia Fratelli Ponthenier nel 1830, tra i ritratti stampati in litografia da Giambattista Gervasoni, pioniere in questa tecnica di stampa, si trova il ritratto e relativo elogio di Cristoforo Colombo.
Il ritratto, realizzato nel 1830 ca, su disegno di Giacomo Fontana (Roma 18097- 1880) venne “Ricavato dal Monumento innalzato nella Sala del Comune di Genova” come cita la didascalia che lo accompagna.
.————————————-
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.