Planisfero di Palazzo Besta. Teglio (SO).
Affresco che si trova nel duecentesco Palazzo Besta di Teglio (SO) sul soffitto della Sala della Creazione in un riquadro a sinistra di cm 276 x 106.
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Sala della Creazione di Palazzo Besta.
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Il Planisfero al centro del soffitto della Sala della Creazione a Palazzo Besta di Teglio. In Valtellina.
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Il Planisfero ingrandito.
In basso al Planisfero una terra Australis dipinta in verde con la data 1499 e la scritta “Terra Australis recenter inventa anno 1499 sed nondum plene cognita” ( Terra Australe di recente scoperta nell’anno 1499 ma non completamente conosciuta).
La mappa è una delle rarissime carte murali rinascimentali , a tutt’oggi se ne contano solo diciassette.
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Nel 1989 lo studioso Giorgio Galletti nel suoi saggio “Aggiunte al Palazzo Besta di Teglio” ipotizzò che il modello utilizzato fosse il “Typo de la carta cosmographica de Gaspar Vopellio Medeburgense” inserita nell’opera “Dos Libros de Cosmographia” di Hieronimo Girava, edita a Milano nel 1556 e dipinta con colori più vivaci.
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“Typo de la carta cosmographica de Gaspar Vopellio Medeburgense”
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Un esemplare si trova nella John Carter Brown Library. Brown University di Providence, Rhode Island.
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Nel 2003 il valtellinese Claudio Piani ed il ricercatore Diego Baratono pubblicarono studi approfonditi su questa importante testimonianza della cartografia cinquecentesca, identificando con precisione il modello cartografico del Planisfero di Palazzo Besta che ricalcherebbe una carta geografica del tedesco Martin Waldseemüller (1470 – 1521) datata 1507. La carta, trovata in un archivio tedesco, si trova dal 2001 presso la Libreria del Congresso di Washington ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
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Carta geografica di Martin Waldseemüller del 1507, conservata presso la Libreria del Congresso di Washington.
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Libreria del Congresso di Washington.
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Il documento geografico cartaceo che rispecchia più fedelmente le linee guida della proiezione utilizzata da Martin Waldseemüller nel 1507 è la Weltkarte del 1545 del cartografo e matematico tedesco Caspar Vopel (Medebach 1511- Colonia 1561) detto anche Vopell, Vopelius, Vöpell o Meydebachius, e mai ritrovata.
Della carta di Caspar Vopel sono sopravvissute solo due copie postume realizzate a stampa.
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Quella stampata a Venezia nel 1558 da Andrea Valvassore, detto Guadagnino, conservata alla alla Houghton Library dell’Università di Harvard in Massachusetts, (U.S.A) dove si può consultare fino ai più piccoli particolari una riproduzione in scala 1.1 dell’edizione del 1558.
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Houghton Library dell’Università di Harvard in Massachusetts, (U.S.A)
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E quella stampata ad Anversa nel 1570 da Bernard van den Putte conservata alla Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel, Germania
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Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel, Germania
Il Planisfero di Palazzo Besta suscitò subito una miriade di discussioni tra gli studiosi alla ricerca di enigmi in quanto pensavano che vi fossero cartografati territori sconosciuti per quell’epoca, che il planisfero fosse stato disegnato prima della scoperta dell’America e disegnato addirittura da Leonardo da Vinci morto , tra l’altro, ad Amboise nel 1519. Tutte illazioni smentite dal Piani e dal Baratono secondo i quali le carte rappresentate con questo profilo proiettivo iconografico, richiamerebbero il panneggio del manto della ” Madonna della Misericordia ” dipinta dal Ghirlandaio nel 1472, a Firenze nella chiesa di Ognissanti, proprio, per la famiglia Vespucci.
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Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio (Firenze 1448 – Firenze 1494 ).
“Madonna della Misericordia”. Chiesa di Ognissanti. Firenze. 1472
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