Bartolomé de Las Casas. “Brevissima relazione della distruzione delle Indie” a cura di Cesare Acutis.
Oscar Classici Mondadori. Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. , Milano. 1987.
La Brevissima relazione della distruzione delle Indie è un saggio storico scritto nel 1542 e pubblicato nel 1552 da parte del vescovo spagnolo Bartolomé de Las Casas e vero e proprio atto d’accusa sulle violenze commesse dagli spagnoli nel Nuovo Mondo. L’opera descrive le atrocità commesse nei confronti delle popolazioni native americane durante gli anni del colonialismo spagnolo.
Con questo memoriale, il frate domenicano invoca l’intervento dell’imperatore Carlo V, “padre e pastore” dei nuovi sudditi americani, per far cessare massacri e crudeltà. Con la radicale opposizione tra l’innocente bontà degli indios e la malvagità dei conquistatori, Las Casas dipinge l’invasione spagnola come un tragico flagello che ha snaturato la missione provvidenziale della corona: riunificare l’umanità in nome della fede cattolica e della fratellanza cristiana.
Sarà la denuncia del genocidio materiale e spirituale degli indigeni americani compiuto da “lupi e tigri e leoni” mossi dalla brama dell’oro a determinare lo straordinario successo della “Brevissima”, divenuto un classico della cronachistica spagnola sull’America.
Oggi, come allora, l’opera di Las Casas più conosciuta e più letta mantiene intatto il suo valore di appassionata difesa dei diritti naturali dei popoli americani e riporta in primo piano il dovere morale del rispetto dei valori della persona.
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In copertina: Pietra del Sole (Calendario Azteco), Città del Messico, Museo Nazionale di Antropologia.
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Il titolo completo dell’opera era “Brevissima relazione della distruzione delle Indie, compilata dal Vescovo fra Bartolomé de Las Casas, o Casaus, dell’ordine di San Domenico. Anno 1552.
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