Scalinata del Milite Ignoto conosciuta come Scalinata delle tre Caravelle. Genova.

Realizzata tra il 1927 e 1932 dall’architetto e urbanista Marcello Piacentini.

Scalinata Milite Ignoto. Da una cartolina dei fratelli Pagano di Campomorone.

Scalinata del Milite Ignoto a Genova, conosciuta anche come Scalinata delle tre Caravelle (anche se in realtà erano solo due…) con quattro grandi aiuole che raffigurano la Nina, Pinta e Santa Maria e tre ancore simboliche.

Nel passato nella zona c’era il collegamento tra i vecchi bastioni della città e quelli nuovi. Bastioni che nella foto si possono ancora distinguere.

La scalinata composta da due ordini paralleli di gradini porta allo spazio soprastante chiuso dalle scenografiche arcate ad anfiteatro.

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Scalinata Milite Ignoto. Da una cartolina dei fratelli Pagano di Campomorone.

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Il complesso urbano del Parco della Vittoria (Piazza Verdi, Piazza della Vittoria, Via A. Diaz), di cui fa parte la Scalinata del Milite Ignoto, venne progettato e realizzato tra il 1927 e 1932 dall’architetto e urbanista Marcello Piacentini. 

Rappresenta un complesso di costruzioni edilizie, verde ed aree urbane di grande pregio e valore architettonico, storico, urbanistico, monumentale e paesaggistico. Come al solito parlando di Genova, l’amministrazione aveva pensato di creare un maxi parcheggio interrato da 400 posti auto proprio all’interno dell’area dei giardini e della Scalinata. Progetto che venne accantonato a causa dell’alluvione del 2011 ma sempre in agguato per essere ripresentato alla prima occasione…

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La scalinata che fa da sfondo a Piazza della Vittoria.

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500° della nascita di Cristoforo Colombo  (1451-1951). I tamburini della Marina Militare in piazza della Vittoria.

Sullo sfondo la scritta 1451 – 1951 sulla Scalinata del Milite Ignoto o delle tre Caravelle.


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Informazioni su Bruno Aloi 950 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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