La Cappella Sistina delle Alpi Marittime. Affreschi terminati il 12 ottobre 1492

Notre Dame des Fontaines nel Brigasco in val Roja. Francia

Canavesio "Giudizio Universale"

Il 12 ottobre 1492 mentre Cristoforo Colombo sbarcava nel Nuovo Mondo, al Santuario di Nostra Signora delle  Fontane nelle vicinanze di Briga in val Roya (l’odierna Notre Dame des Fontaines passata alla Francia nel 1947), veniva terminato il ciclo di affreschi che avrebbe poi fatto conoscere il Santuario come la “Cappella Sistina delle Alpi Marittime”.

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Santuario di Nostra Signora delle Fontane. Esterno
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Nostra Signora del Fontan. Facciata e portico.

La cappella risale al II o III secolo dopo Cristo. Nel  XV secolo  venne decorata ad affresco da Giovanni Baleison  di Demonte,   e a tempera da Giovanni Canavesio di Pinerolo.  Sul polittico conservato alla Galleria Sabauda di Torino si trova la firma “Presbiter Johes canavesis”  che testimonia che il Canavesio era sacerdote. 

Nel 1452 il Baleison decorò la volta del coro rappresentando i quattro evangelisti e sopra l’altare all’interno di un ovale la Madonna delle Fontane che sale al cielo.

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Giovanni Baleison. “Assunzione di Maria” affresco sopra l’altare.

Più tardi lavorò alla cappella il Canavesio con dodici scene  sulla “Vita della Vergine” disposte sui muri dell’arco trionfale davanti al coro dell’altare. Nel 1491 dipinse sulle pareti laterali della navata 25 scene sulla “Passione di Gesù Cristo”, il “Giuda impiccato” e sulla contro facciata il famoso “Giudizio Universale”. 

 

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Giovanni Canavesio “Giudizio Universale”
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Giovanni Canavesio “Giuda impiccato”

Il Canavesio  inaugurò con Domenico Pastorello e Bartholomeo di Bartholome del  Collegio ecclesiastico la Cappella di Nostra Signora delle Fontane il 12 ottobre 1492.

Un dettaglio sotto l’affresco “Passione di Cristo” riporta la data del 12 ottobre 1492.

Tradizione vuole che il giorno in cui terminò la sua grandiosa opera, riponendo i pennelli sulla tavolozza e guardando gli splendidi affreschi, disse “Sono soddisfatto. C’è una vibrazione in questi colori, che mi fa credere nell’imminenza di qualcosa di grande, di imprevisto. Penso che ogi debba essere un giorno molto importante per noi e per il mondo”.

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Sotto l’affresco “La Passione di Cristo” si trova la scritta ” 12 ottobre 1492 ” giorno  dell’inaugurazione della cappella di Nostra Signora del Fontan.

Molti hanno visto nella incredibile coincidenza di data  come un enigma o un significato esoterico.   Padre Benoit Avena  che ha scritto un libro sull’argomento scrive: ” Gli affreschi del Canavesio ci raccontano la fine di un mondo decaduto, morto, sclerotizzato e la nascita di un mondo nuovo, più bello, più esaltante e pieno di promesse, perchè porterà al rinascimento delle arti, dell’intelligenza e della Fede.”La Fede che aveva portato Cristoforo Colombo a varcare un oceano sconosciuto e che grazie alla sua impresa è stato spalancato al Cristianesimo e alla Fede.

Resta comunque la suggestione della vicinanza alla Valle delle Meraviglie con oltre ventimila incisioni rupestri risalenti all’età del bronzo e di popolazioni che si recavano in questo angolo di montagna dove le acque sgorgavano copiose facendone un luogo di culto e di preghiera,  implorando la protezione della dea Madre. E così il luogo di culto per la sacralità delle acque si trasformò poi con l’avvento del Cristianesimo nella cappella dedicata alla Vergine Maria. Ipotesi confermata  dall’abate Jean, primo curato di Briga dopo l’annessione alla Francia nel 1947 che scrive di aver trovato vecchie monete d’epoca romana in prossimità delle sorgenti all’interno di rozze piscine  come era al tempo l’usanza di venerare le divinità delle acque in templi a loro dedicati con annesse piscine rituali. 

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La Cappella Sistina delle Alpi marittime. Notre Dame des Fontaines. Brigasco, Val Roja, Francia.
Informazioni su Bruno Aloi 944 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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