Charles Henry Joseph Cordier (Cambrai 1827 – Algeri 1905).
Monumento a Cristóbal Colón, ubicato nella rotonda all’incrocio tra i l Paseo de la Reforma e l’avenida Morelos, Ciudad de México.
Sulla sommità del monumento è posta la scultura di Cristóbal Colón. Sotto si incontrano quattro sculture sedute dei primi missionari del continente americano : Fray Antonio de Marchena, Fray Pedro de Gante, Fray Diego de Deza e Fray Bartolomé de las Casas. Sulla base ci sono due bassoriievi “Desembarco de Cristóbal Colón” e “Fundación de la Iglesia”.
L’idea di un monumento nacque storicamente sotto l’imperatore Massimiliano d’Asburgo, quando suo suocero, il re Leopoldo I del Belgio, decise di regalare al México una scultura di Cristóbal Colón per construire un monumento. Il progetto avrebbe dovuto essere realizzato dall’architetto Ramón Rodríguez Aragoity, però fu cancellato per la sopravvenuta morte dell’imperatore fucilato a Queretaro nel 1867.
L’idea fu ripresa in seguito sotto il governo federale del presidente Sebastián Lerdo de Tejada e grazie alla munificenza del ricco banchiere messicano Antonio Escandon, che affidò al nipote Alejandro Arango y Escandon la selezione dell’artista e delle persone da rappresentare nel monumento. Nel 1873, Arango commissionò allo scultore francese Charles Henry Joseph Cordier il progetto. Quando la statua fu terminata nel 1875, fu deciso di mostrare questa statua prima al pubblico francese prima di inviarla in Messico. La statua fu temporaneamente eretta a Parigi, di fronte al “Palais de l’Industrie” vicino agli Champs Elysées . Il “Palais de l’Industrie” fu eretto per “l’Esposizione Universale Parigi 1855” e fu in seguito sostituito dal “Grand Palais” e dal “Petit Palais”.
Un anno dopo, nel 1876, la statua fu trasportata al porto di Vera Cruz per poi essere collocata a Città del Messico dove fu inaugurata nel 1877. Il monumento si trova esattamente nel luogo originariamente scelto da Massimiliano d’Asburgo e fu inaugurato nel 1877 sotto la presidenza di Porfirio Díaz .
Una nota di colore su un fantomatico duplicato della statua. Nel 1893, Nestor Ponce de Leon nel suo libro “Columbus Gallery” a pagina 111, scrisse correttamente che la statua era stata precedentemente esposta al Palais de l’Industrie . Tuttavia, a pagina 82, aveva scritto: “C’è negli Champs Elysées, a Parigi, una statua di Cordier, che è molto ammirata per il suo merito artistico. Non la descriverò perché è un duplicato della statua dello stesso artista, che sormonta il monumento nella capitale della Repubblica del Messico. ”
Questo fu l’inizio di un errore che durò a lungo. Molte persone hanno cercato vanamente la statua di Ponce de Leon a Parigi. Anche nel piuttosto recente libro di Rosanna Pavoni, “Cristoforo Colombo: immagini di un volto sconosciuto” (Sagep Editrice Genova, 1990), è scritto sulla statua di Parigi : “Nel 1862 a Parigi veniva alzata una statua di Colombo, bell’opera dello scultore Anrico Cordier…” Una data errata e senza chiarire dove si trovi questa statua.
Jean-Michel Urvoy ha condotto la ricerca nel 2004 e ha scoperto che Ponce de Leon si era sbagliato nell’affermare che la statua di Parigi era un duplicato di quella del Messico: essa è una ed é la stessa statua che oggi si trova a Città del Messico .
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso.
Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale".
Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002.
Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano.
Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia).
In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990).
Premio Regionale Ligure 1987.
Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio.
Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento.
Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea).
Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551..
Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.
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