“Planisfero di Cantino”o “Carta del Cantino”. 1501- 1502.

Biblioteca Universitaria Estense, Modena.

"Planisfero di Cantino"- Cartografo anonimo portoghese , 1502. Alla Biblioteca Universitaria estense di Modena.

“Charta del navicare per le isole novamente trovate in la parte de l’India”. Detta “Carta del Cantino” o “Planisfero di Cantino”.

Di cartografo anonimo portoghese del 1501-1502. E’ il più antico planisfero portoghese formato da sei fogli di pergamena incollati. 

Alberto Cantino, agente diplomatico del duca di Ferrara Ercole I d’Este in Portogallo, contrabbandò la mappa. Probabilmente facendola copiare da un anonimo cartografo di Corte. 

Splendido per le raffigurazioni miniate e dorate, è  uno dei più preziosi documenti cartografici di tutti i tempi.

Mostra le scoperte geografiche di Cristoforo Colombo e soprattutto quelle portoghesi del XV secolo sino all’inizio del XVI secolo

Sul retro si trova questa iscrizione “Carta de navigar per le Isole nouam trovate in le parte de India: dono Alberto Cantino al S. Duca Hercole.”

I prototipi cartografici venivano conservati in Portogallo dalla Corona, custoditi gelosamente  nel Padrào Real, compilato dall’Armazéns da India e protetti dal segreto di stato. Era prevista la pena di morte per chi trafugasse le carte.   

Alberto Cantino  era stato inviato come diplomatico a Lisbona verso la fine del 1400. 

In due sue lettere indirizzate al Duca di Ferrara, datate 17 e 18 ottobre 1501 informa di aver sentito il navigatore Gaspar Corte-Real relazionare re Manuele I sul suo ultimo viaggio a Terranova. 

Cantino sostiene che pagò la mappa con 12 ducati, cifra considerevole per l’epoca, e che la inviò al Duca di Ferrara il 19 novembre 1502. 

Il “Planisfero di Cantino” restò per circa novant’anni nella Biblioteca di Ferrara. Papa Clemente VII la fece poi trasferire a Modena.  

Nel 1859 a seguito di un furto la mappa sparì. Fu ritrovata nel 1868 dal direttore della Biblioteca Estense, Giuseppe Boni, in una salumeria di Modena, dove l’acquistò. Da allora è conservata nella Biblioteca Universitaria Estense.

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    “Planisfero di Cantino”- Cartografo anonimo portoghese , 1502. Alla Biblioteca Universitaria estense di Modena.

Note sulla “Carta del Cantino”.

Per la prima volta troviamo la Raya  , linea del meridiano tracciato a 370 leghe (1.770 km) ad ovest delle isole Capoverde.

La Raya venne istituita a seguito del Trattato firmato a Tordesillas in Castiglia, il 7 giugno 1494. Divideva il mondo al di fuori dell’Europa tra spagnoli e portoghesi.

Terranova, visitata nel 1500 e 1501 da Gaspar Corte-Real e dal fratello Miguel, viene rappresentata a est della Raya così da risultare terra portoghese.

A sinistra della carta sembrerebbe collocata la Florida, ufficialmente scoperta nel 1513.

Per la prima volta compare l’Indocina.

L’Africa é raffigurata completamente  con diverse illustrazioni:

– Il castello portoghese di São Jorge da Mina, nell’odierno Ghana,

-una montagna a forma di leone, cioè la Sierra Leone,

-le Montagne della Luna dove si faceva nascere il Nilo.

-a nord ovest  troviamo la catena dell’Atlante indicato come  “Montes Claros”.

-sulla destra la scritta:  “terra del re di Nubia, il cui re è costantemente in guerra con Prete Gianni, ed è un moro e un grande nemico dei cristiani”.

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Informazioni su Bruno Aloi 944 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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