Nicolas Langlois “Gennes foudroyée par l’Armée Navale du Roy, commandée par Mr. du Quesne”. Maggio 1684

distrutta anche la casa di cristoforo Colombo

Nicolas Langlois 'La flotta francese bombarda Genova nel 1685'

Editore, libraio e incisore Nicolas Langlois ( Parigi 1640- Parigi 1703). 

“Gennes foudroyée par l’Armée Navale du Roy, commandée par Mr. du Quesne depuis le 17 jusqu’au 28 May par 13300 Bombes”.

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L’incisione si rifà al proditorio bombardamento di Genova effettuato dal 17 al 28 maggio 1684 dalla flotta del re Sole sotto il comando del Lieutenant Général des Armées Navales Abraham Duquesne.

Vennero lanciate sulla città  13.300 bombe. Cronache genovesi parlano di oltre 16.000  cadute sulla città, circa la metà rimaste inesplose. 

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Foto di una bomba francese inesplosa recuperata dal genio Militare nello specchio acqueo della Lanterna e affidata in custodia all’Autorità Portuale di Genova. Attualmente a Palazzo San Giorgio.

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Bomba francese inesplosa in custodia a Palazzo San Giorgio, Genova.

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Due bombe colpirono la Basilica di Santa Maria di Castello : una distrusse l’altare maggiore e questa che è stata inserita negli ex voto.

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Bomba francese inesplosa a Santa Maria di Castello.

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Il cannoneggiamento fu sospeso il 29 maggio, quando la maggior parte della flotta riprese il mare in direzione di Tolone, in quanto le scorte di polvere da sparo  e munizioni erano terminate, e lo sbarco fallito.

In tale occasione venne distrutta anche la casa,  dove andò ad abitare Cristoforo Colombo  all’età di circa quattro anni,  sita in vico Diritto Ponticello fuori della porta di Sant’Andrea. 

Circa un terzo degli edifici cittadini subirono ingenti danni. 

Subirono gravissimi danni la Dogana, Palazzo San Giorgio, il Portofranco,  Palazzo Ducale, le chiese di  Sant’Andrea,  Santa Maria in Passione, N.S. delle Grazie.

Furono danneggiate e subirono danni ingentissimi abitazioni e ville, in particolare via San Bernardo, via Giustiniani e via Canneto, e venne colpito anche il quartiere di Oregina.

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Informazioni su Bruno Aloi 977 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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