In località Valcada a Legino (Savona) si trova la quattrocentesca casa ceduta da Corrado Cuneo cittadino di Savona a Domenico Colombo da Quinto di Genova, abitante a Savona e di professione laniere.
Quella che sarebbe diventata la residenza di campagna della famiglia di Domenico Colombo dal 1474 al 1481 esiste tuttora. La proprietà passò dai Vaccioli nel XVII secolo agli Isnardi, poi ai Baietto , agli Oxilia e nel 1968 vi abitava il pensionato ottantatreenne Giacinto Cavalleri con la propria famiglia.
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Atto notarile, scritto in latino, di cessione in enfiteusi di un appezzamento di terreno con vigne, campi, alberi e bosco e con una casa posta su esso, sito nella villa di Legino, in contrada Valcada. Venne stipulato il 19 agosto 1474 presso il Palazzo di Giustizia di Savona dal notaio Iohannes Rogerius (Giovanni Rogerio).
L’Atto si trova nell’Archivio del Capitolo della Cattedrale di Savona.
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Traduzione dal latino in italiano dell’atto notarile del 19 agosto 1474.
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Il contratto delle dimensioni di cm. 27 x 39 è conservato nell’Archivio del Capitolo della Cattedrale di Savona. Libro del Capitolo, 1471-1508. Il contratto in enfiteusi permetteva all’affittuario, l’enfiteuta, di godere di pieni poteri sui fondi che coltivava , con la possibilità di affrancare il fondo, con l’obbligo di apportare miglioramenti o in alternativa di pagare annualmente una somma di denaro o quantitativi di prodotti agricoli. Domenico Colombo promise di pagare ogni anno il 26 dicembre, festa di Santo Stefano, dodici soldi di moneta di Savona, corrispondenti a circa 42 grammi d’oro.
Valcada. La quattrocentesca casa di campagna ceduta a Domenico Colombo il 19 agosto 1474 prima del restauro.
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Corrado da Cuneo era il padre di Michele da Cuneo (Savona poco prima del marzo 1448- Savona, 1503) che prese parte al secondo viaggio di esplorazione al Nuovo Mondo imbarcato con l’amico Cristoforo Colombo sulla Maria Galante, meglio conosciuta come Santa Maria. I Cuneo erano un’importante e ricca famiglia di Savona, provenienti molto probabilmente dalla vicina Cunio (non Cuneo) , e già presenti in città nel Trecento.
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La casa dopo il restauro
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Sulla facciata della casa, la Società Savonese “A Campanassa”, nel maggio 1940 , XVIII dell’Era Fascista, fece murare una lapide con la seguente iscrizione:
DOMENICO COLOMBO
PADRE
DI
CRISTOFORO COLOMBO
ACQVISTAVA QVESTA CASA
NEL 1474
A CAMPANASSA 1940-XVIII
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Al momento della firma dell’Atto Notarile il terreno era già sistemato a vigna. Una delle ipotesi fatte sul perché il padre di Cristoforo Colombo prese in enfiteusi la casa con vigneti annessi è che volesse sfruttare l’area per fornire di vino la taverna che aveva a Savona.
Domenico Colombo con Cristoforo e il resto della famiglia vi hanno tenuto dimora. A conferma dell’autenticità della casa si cita Gaetano Ferro ( Stella 1925-Genova 2003), già preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova e docente di Geografia storica e politica e presidente della Società Geografica Italiana. Dal suo articolo “Le case a Savona della famiglia di Cristoforo Colombo” in “Columbus ’92-Genova, anno II, n°2 (febbraio 1986), pp. 7-8 : “le indicazioni contenute nell’atto e la confinazione con un fossato e con la strada pubblica, la quale attraversa la proprietà, permettono un’identificazione quasi sicura della proprietà, coerente del resto con la tradizione locale e con l’antichità dell’edificio ivi conservatosi finora, avente tutte le caratteristiche per risalire al XV° secolo, posto in un’amenissima località panoramica, dominante da una quota di quasi 100 metri sul livello del mare, la rada di Vado e ampio tratto del Mar Ligure”.
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Alunni della scuola “C. Colombo” di Savona in gita a Valcada.
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