Il naufragio del vascello spagnolo San Telmo. Drake Passage. 2 settembre 1819.

Perirono tutte le 644 persone a bordo.

La San Telmo era una nave da guerra spagnola da 74 cannoni varata nel 1788 il cui destino drammatico è avvolto nel mistero. La sua scomparsa nei ghiacci dell’Antartide rappresenta una delle storie  meno conosciute dell’epoca delle esplorazioni marittime. La San Telmo , con le altre  navi Alejandro I e le fregate Prueba e Primorosa, salparono dal porto di Cadice l’11 maggio 1819 , dirette a Callao, sulla costa pacifica dell’attuale Perù. inviate contro gli indipendentisti del Perù.

L’“Alejandro I” rientrò in Spagna poco dopo aver attraversato l’Equatore mentre le tre navi proseguirono e a settembre si accinsero a doppiare Capo Horn.

Il brutto tempo e le tempeste dispersero le vavi.  Solo le due fregate riuscirono a giungere al porto del Callao : il 2 ottobre la “Prueba”  e il 9 ottobre la “Primorosa” che confermò che il 2 settembre, a 62º di latitudine sud e 70º di longitudine ovest, avevano perso di vista la “San Telmo”, che aveva riportato danni al timone, al tagliamare e al pennone di maestra.  Dopo tre anni senza notizie della nave, il 6 maggio 1822, la nave fu dichiarata ufficialmente disarmata e i 644 uomini che ne componevano l’equipaggio furono dati per morti.

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!Il vascello San Telmo”. Acquerello su carta (68 cm x 51 cm) del pittore spagnolo Alejo Berlinguero de la Marca (Cartagena 1750/1810) .  Dipinto ca. 1800  Al Museo Naval di Madrid.Navio-SanTelmo-naufeagio-doc

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Nel 1819, la San Telmo , comandata dal capitano Joaquín de Toledo y Parra, era l’ammiraglia di uno squadrone navale spagnolo diretto a Callao, in Perù, per rinforzare le forze coloniali che combattevano i movimenti indipendentisti nell’America spagnola. Fu danneggiata da una burrasca nel “Drake Passage” a sud di Capo Horn il 2 settembre 1819. La “San Telmo” sarebbe andata alla deriva verso sud fino a raggiungere un punto sulla terraferma in Antartide, dove il suo equipaggio sarebbe sbarcato.   Le  isole Shetland Meridionali (Antartide) vennero avvistate il 19 febbraio 1819  dall’esploratore britannico William Smith che non vi sbarcò e non venne creduto dalle autorità navali.  In un successivo viaggio  sbarcò il 16 ottobre  sulla maggiore delle isole dandole  il nome di  “isola di Re Giorgio”.

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Sulla spiaggia di Half Moon, a est di Capo Shirreff, sulla costa settentrionale dell’isola di Livingston,  vennero rinvenuti dall’esploratore britannico William Smith  resti della  “San Telmo” e segni di massacro di foche che parrebbero rivelare la breve presenza di esseri umani  periti poi a causa del freddo e della fame.    Una targa commemorativa sulla spiaggia di Half Moon, a Capo Shirreff, sull’isola di Livingstone, nelle isole Shetland meridionali, commemora questi marinai e soldati spagnoli, probabilmente i  primi a mettere piede in Antartide.La piccola isola di San Telmo al largo della costa settentrionale dell’isola Livingston, prese  il nome dalla sfortunata nave a ricordo delle 644 vittime, marinai e soldati,  perite nel naufragio.

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“Il misterioso naufragio della San Telmo”

 

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Informazioni su Bruno Aloi 1011 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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