Susanna Fontanarossa madre di Cristoforo Colombo.
Con l’atto notarile del 25 maggio 1471, redatto a Genova nella sala superiore del palazzo comunale dal notaio Francesco Camogli, si apprende per la prima volta il nome della madre di Cristoforo Colombo:
“Susanna, figlia del fu Jacobo Fontanarossa e moglie di Domenico Colombo, tessitore di panni di lana, acconsente alla vendita di alcuni terreni con una casa, facenti parte della propria dote, siti a Ginestrato nella podesteria del Bisagno, fatta da suo marito in un primo tempo a Giuliano e Stampino Caprile e quindi al di lei fratello Guagnino Fontanarossa, avendo costui rivendicato a sé, quale confinante, il diritto di prelazione sulla vendita, secondo le norme legislative genovesi allora vigenti “-Archivio di Stato di Genova-Not. Francesco Camogli, filza 3, n.157.
Diatriba sorta fra Susanna ed il fratello Guagnino che rivendicava il diritto di prelazione previsto dalla legge sull’acquisto di un terreno e di una casa che la sorella, in obbedienza al marito, vendeva a persone estranee al luogo. La lite andò avanti a suon di carte bollate: atti notarili del 24 settembre e 18 ottobre 1470, del 25 e 30 maggio 1471 e risolta definitivamente come da atto notarile del 14 aprile 1472. I terreni rimasero al fratello Guagnino.
Susanna appare anche in un secondo documento datato 7 agosto 1473 redatto a Savona dal notaio Pietro Corsaro, in contrada di San Giuliano, nella bottega della casa di Domenico e Susanna Colombo:
“Susanna, figlia del defunto Jacobo Fontanarossa del Bisagno e moglie di Domenico Colombo da Genova, acconsente che il marito venda a Pietro da Genova, tessitore di panni, una casa in Genova, nella contrada di porta dell’Olivella, al prezzo di centocinquanta lire di genovini”. Archivio Notarile Municipale di Savona- Atto del notaro Pietro Corsaro (anno 1473, filza 288-27), rogato in Savona il 7 agosto 1473. Dimensioni mm. 303 x 214.
Importante perchè si specifica il nome del padre ” Jacobi de Fontanarubea de Bezagno”. La casa venduta era la casa di vico dell’Olivella acquistata dal marito Domenico Colombo il 6 settembre 1440. L’atto notarile viene redatto nella casa/bottega che i coniugi avevano in contrada San Giuliano di Savona vicina alla torre del Brandale; casa non più esistente. Si citano i figli Cristoforo e Giovanni Pellegrino come testi per autorizzare la vendita , depennati poi perchè non ancora giunti alla maggior età di venticinque anni e ancora soggetti alla dipendenza della patria podestà.
Foglio unico (recto)
Righe 4-6:
Sozana filia quondam Jacobi de Fontanarubea de Bezagno et uxor Dominici de Columbo de Janua , ac Christoforus etc Johannes Pelegrinus filiidictorum Dominici et Sozane jugalium ….
(Susanna, figlia del fu Giacomo Fontanarossa del Bisagno e moglie di Domenico Colombo di Genova, e Cristoforo e Giovanni Pellegrino figli dei detti Susanna e Doimenico coniugati…. )
Righe 8-12:
… sciens et perfectam scientiam habens dictum Dominicum de Columbo, virum ipsius Suzane et patrem ipsorum Christofori et Johannis Pellegrini, vendidisse et alienasse et seu vendere et alienare velle quandam domum ipsius Dominici sitam in civitate Janue, in contrata porte Olivelle….
(… sapendo e avendo perfetta conoscenza che il detto Domenico Colombo, marito di essa Susanna e padre di essi Cristoforo e Giovanni Pellegrino, ha venduto e alienato oppure vuole vendere e alienare una casa di esso Domenico situata nella città di Genova, sulla strada della Porta dell’Olivella ….. )
Righe 22-23:
…. ipsa Suzana per se et suos heredes annuivit et consensit, ac annuit et consentit dicte venditioni…
(…. essa Susanna annuì ed consentì e annuisce e consente, per se e per i suoi eredi, alla detta vendita….)
Foglio unico (verso)
Righe 22-24:
Insuper idem Christoforus et Johannes Pelegrinus, filii dictorum Dominici et Suzane jugalium, ibidem presentes et audientes ac intelligentes, et scientes premissa omnia contenta in presenti suprascripto jnstrumento, annuerunt et consenserunt ac annuunt et consentiunt dicte venditioni….
( Inoltre i medesimi Cristoforo e Giovanni Pellegrino, figli dei detti Domenico e Susanna coniugati, qui presenti e ascoltanti e intendenti, e consapevoli di tutte le premesse cose contenute nel presente soprascritto istrumento, annuirono e consentirono, e annuiscono e consentono alla detta vendita.)
Infine viene ricordata in un terzo atto del 23 gennaio 1477 redatto a Savona nella bottega del lanaiolo Lorenzo Montemoro :
“Susanna, figlia del fu Jacobo Fontanarossa e moglie di Domenico Colombo, cittadino e abitante di Savona, acconsente che il marito venda o altrimenti gravi di pegno la casa con giardino sita a Genova in Borgo Santo Stefano, nella contrada di Sant’Andrea, a Pietro Garessio abitante a Genova, per un ‘luogo’ di S. Giorgio, appartenente a quest’ultimo”. Archivio di Stato di Savona – Not. Giovanni Gallo, filza 403-6.
Nell’atto del 21 luglio 1489 redatto a Genova nella sala mediana del Palazzo del Podestà, nella camera di Azzone Anguissola, vicario , Susanna Fontanarossa risulta già defunta. Archivio di Stato di Genova – Not. Lorenzo Costa, filza 13, n.579.
Susanna Fontanarossa nacque probabilmente a Ginestrato, nella podesteria del Bisagno. Il prof. Gaetano Ferro ritiene che la zona corrispondesse all’area dell’attuale via Fereggiano, da famiglia di proprietari terrieri e portò in dote alcuni poderi limitrofi a terreni del fratello. Ai tempi di Colombo la zona doveva essere costituita da case rurali circondate da terreni ricchi di orti, frutteti e “ginestre”.
Una tradizione popolare indicava in un vetusto edificio (nella foto) alla confluenza tra via Daneo e via Donati la casa della madre di Cristoforo Colombo. Sino agli anni ’60 la casa era decorata con un affresco raffigurante una caravella e un busto di Cristoforo Colombo.
L’edificio ancora esistente a Ginestrato all’incrocio tra via Daneo e via Tarcisio Donati .
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La lapide posta a Fontanarossa di Gorreto.
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