Pelagio Palagi ( 1775 Bologna – 1860 Torino). “Cristoforo Colombo in partenza dal porto di Palos raccomanda i figli a padre Giovanni Perez”.
Olio su tela, cm 131 x 157,5 realizzato tra il 1826-1828. La tela è esposta alla Pinacoteca di Brera, Milano.
La tela rappresenta Cristoforo Colombo che abbraccia i figli Fernando e Diego prima di raggiungere in barca la Santa Maria. A lato Juan Pérez, padre guardiano del Convento della Rábida, che si occuperà dei bambini durante l’assenza del padre. Attorno, alcuni marinai che imbarcano un baule e un mappamondo, e il popolo festante trattenuto a stento dai soldati, che saluta Cristoforo Colombo ed i marinai, che erano in gran parte della zona di Palos.
Il marchese Giorgio Pallavicino Trivulzio (Milano 1796-Casteggio 1878), commissionò l’opera al Palagi mentre si trovava prigioniero nella fortezza asburgica dello Spielberg dove restò dal 1823 al 1832. Il Trivulzio era stato condannato per aver partecipato ai moti carbonari del 1820-21.
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Pelagio Palagi. In un ritratto eseguito da Le Ducq Joseph François verso il 1809/13. Olio su tela cm. 61×48,3. Alle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna.
Pelagio Palagi studiò all’Accademia Clementina di Bologna. Le sue opere giovanili si ispirarono alle incisioni di Giovan Battista Piranesi. Con il successivo soggiorno a Roma, dove conobbe il Canova ed Ingres, aderì pienamente allo stile neoclassico.
Trasferitosi a Milano, dove frequentò Hayez, si cimentò nella pittura storica e nel ritratto rivolgendosi verso il Romanticismo.
Aprì una scuola autonoma e verso gli anni ’20 fu incaricato di ristrutturare e ornare “Palazzo Arese Lucini” e “Villa Tittoni Traversi” a Desio. Nel 1832 fu chiamato a Torino dal re Carlo Alberto di Savoia che lo nominò “pittore preposto alla decorazione de’ Reali Palazzi”. Intervenne nel “Palazzo Reale (Cancellata)”, nel “Castello di Pollenzo” e curò l’ampliamento del “Castello di Racconigi”.
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Pelagio Pelagi
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