Antonio Susillo Fernández. “Monumento a Colón”. Valladolid (Spagna). 1905.

Plaza de Colón.

La Plaza de Colón è una piazza nel centro di Valladolid  situata a un’estremità dell’Acera de Recoletos, dove convergono  il Paseo de Filipinos, la stazione di Valladolid-Campo Grande, il Campo Grande e le strade Estación e Gamazo 
Al centro di questa piazza è stato installato il Monumento alla Scoperta d’America, meglio noto come Monumento a Colombo,  opera dello scultore sivigliano  Antonio Susillo Fernández, realizzata nel 1892 e originariamente destinata al Paseo Central dell’Avana, Cuba.
Nel 1864 fu aperta una popolare sottoscrizione per costruire un monumento in memoria di Cristoforo Colombo. Sia questo tentativo che quello lanciato quattro anni dopo fallirono.
Un Ordine Reale del Ministero d’Oltremare del 26 febbraio 1891 annunciò un concorso tra artisti spagnoli  per la costruzione di un monumento commemorativo della scoperta dell’America da erigersi in un parco dell’Avana, Cuba. Nel 1891 gli scultori di Valladolid. Aurelio  Rodríguez, Vicente Carretero e Darío  Chicote presentarono due progetti che non furono approvati.
Nello stesso periodo lo scultore sivigliano Antonio Susillo Fernández presentò un modello in cera molto simile a quello che aveva realizzato per il Paseo Central dell’Avana per commemorare il quarto centenario della scoperta del Nuovo Continente. L’ensemble scultoreo venne fuso a Parigi  dai fratelli Thiebaut  e, quando fu pronto per essere spedito a Cuba scoppiò la guerra d’indipendenza cubana bloccandone la spedizione.
La Spagna perse la sua colonia e il monumento rimase in Spagna.  
Nel 1901 il governo spagnolo decise di installare  l’opera a Valladolid , data l’importanza storica della città, e il 15 settembre 1905 finalmente il monumento venne inaugurato.  
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In cima al monumento su una barca si trova semi inginocchiato a prua  Cristoforo Colombo con alle spalle la “Fede”, rappresentata nella forma di una donna che porta una croce,  a simboleggiare che il Nuovo Mondo è stato scoperto sotto l’egida del Cristianesimo.

La barca poggia su un globo  collocato sopra una base  troncoconica con la leggenda Non plus ultra, spezzato dall’artiglio di un leone incoronato. Globo  in cui appare l’aquila simbolo dell’evangelista Giovanni  con in mano lo scudo di Spagna e due medaglioni, uno dei quali con i volti dei Re Cattolici Fernando e Isabella.

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Particolare della cima del monumento da una foto  di René & Peter van der Krogt. La “Fede” guida Cristoforo Colombo posto su una barca  simbolica  pronta ad avventurarsi sul Mare Oceano.

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Il globo poggia su una piramide troncoconica a sua volta poggiante su una base quadrangolare, affiancata da quattro statue poste ai quattro lati che  rappresentano il coraggio, lo studio, la storia e la navigazione. A quest’ultima figura un bambino presenta una bussola.

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Il coraggio

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Il coraggio

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La storia

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La storia

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Lo studio

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Lo studio

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La navigazione. Un bambino porge una bussola alla personificazione della navigazione.

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La navigazione

Nel piedistallo in pietra  si trovano  quattro rilievi in bronzo che mostrano diversi episodi della vita dello scopritore: l’esposizione del progetto di Colombo a La Rabida,   la partenza da Palos de la Frontera,  lo sbarco a San Salvador e l’accoglienza reale di Colombo a Barcellona al ritorno dal viaggio di scoperta. 

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Esposizione del progetto di Colombo a  La RábidaVALLADOLID-7

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La partenza da Palos de la Frontera. VALLADOLID-8

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Lo sbarco a San Salvador.
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Presentación de Colón a los Reyes Católicos en el Salón del Tinell de Barcelona.

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Antonio Susillo Fernández  ( Siviglia 1855 – Siviglia 1896).

E’ stato uno dei più famosi scultori spagnoli dell’Ottocento. Si è formato presso le Scuole di Belle Arti di Parigi e di Roma . Ha ottenuto premi internazionali  tra i quali la medaglia d’argento nel 1890 all’Esposizione Universale di Parigi.

Morì suicida a soli 41 anni sparandosi alla testa lungo  i binari della ferrovia, all’altezza del molo La Barqueta a Siviglia

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Valladolid, luglio 1905. La scultura ” Colón y la fe” nel laboratorio pronta per essere portata a coronare il monumento.

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Informazioni su Bruno Aloi 996 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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