Cristoforo Colombo – “Epistola de su gran descubrimiento – Roma, 1493 “- Biblioteca Comunale di Fermo.

Relazione del primo viaggio alle Indie

Cristoforo Colombo. “L’Epistola de su gran descubrimiento”.

Lettera che Cristoforo Colombo scrisse il 15 febbraio 1493 da bordo della Nina,  al suo rientro dal viaggio alle Indie, al tesoriere della reale corte di Spagna, Gabriele Sanchez,

La lettera di Cristoforo Colombo con la relazione del primo viaggio alle Indie venne tradotta a Roma in latino da Leandro di Cosco (in latino Aliender de Cosco) e stampata da Stephan Plannck dopo il 29 IV 1493.

L’edizione latina era accompagnato da quattro incisioni eseguite su disegni che alcuni suppongono fatti dallo stesso Cristoforo Colombo.

Del  rarissimo incunabolo si conoscono  solamente otto esemplari , tutti nella versione latina di Leandro di Cosco dall’originale castigliano.

La maggior parte portano il titolo “Epistola Christophori Colom: cui etas nostra multum debet; de Insulis Indie supra Gangem  nuper inventis.

Un solo esemplare ha per titolo “De Insulis in mari Indico nuper inventis”.

In un solo esemplare sono indicati la data e il luogo dell’impressione “Impressit Rome Eucharius Argenteus, anno domini MCCCCXCIII.

Altri due esemplari portano come luogo di stampa: Champ-Gaillard.

Questo esemplare custodito nella Biblioteca Comunale di Fermo venne rinvenuto nel 1877 dal bibliotecario Filippo Raffaelli ed esposto a Genova nel 1892 in occasione della mostra colombiana  organizzata per il IV° centenario della scoperta.

Dallo studioso R. H. Major é ritenuta l’editio princeps in quanto nell’intestazione vengono riportati i nomi di ambedue i sovrani , Ferdinando e Isabella, e nome e cognome di Gabriele Sanchez a cui la lettera era indirizzata.

In lettere successive  questi nomi non risultano più o in un esemplare solo il nome di Ferdinando.

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Epistola indirizzata a Gabriel Sanchez-Alla Biblioteca Comunale di Fermo.

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A fine ‘800 il bibliotecario Giuseppe Santarelli eseguì la  traduzione dal latino all’italiano dell’Epistola.

La traduzione è conservata nel manoscritto “Repertorio alfabetico degli oggetti del Museo” presso la Biblioteca Comunale di Fermo.COLOMBO-FERMO-23-702x1024

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Informazioni su Bruno Aloi 944 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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