Lazzaro Tavarone. “Il Ciclo Colombiano”. 1627/1629

Palazzo Belimbau. Genova

Lazzaro Tavarone (Genova 1556 – Genova 1640). 

Il “Ciclo Colombiano”. Palazzo Belimbau di Genova.

Allievo di Luca Cambiaso  col quale collaborò ad affrescare l’Escorial di Madrid, il Tavarone, su commissione di Giovan Luca Chiavari,  lavorò tra il 1627  ed il 1629 ad affrescare il piano nobile di Palazzo De Ferrari-Chiavari , odierno Palazzo Belimbau esaltando la figura di Cristoforo Colombo nel cosiddetto Ciclo Colombiano.

Nel Ciclo Colombiano vengono raffigurati i personaggi principali e gli episodi più importanti del viaggio di scoperta.

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La volta del salone al piano nobile di Palazzo Belimbau.

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Palazzo Belimbau. Volta del salone al piano nobile.

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Nella volta l’affresco centrale con “ I sovrani Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia ricevono Cristoforo Colombo al ritorno dal nuovo mondo”.

L’affresco è deteriorato a causa della caduta di parte dell’intonaco per motivi bellici causati  da bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Foto di Carlo Dall’Orto.

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Foto dell’affresco centrale  nella sua totalità  prima della caduta dell’intonaco.

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Cristoforo Colombo con a fianco lo stemma concessogli dai sovrani Ferdinando e Isabella.                                                                                                   Sullo stemma la scritta “Por Castilla y por Leon Nuevo Mondo hallo Colon”.

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Cristoforo Colombo

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Il re Ferdinando d’Aragona

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Ferdinando d’Aragona

 

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La regina Isabella di Castiglia

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Isabella di Castiglia

 

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Diego Colombo

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Diego Colombo

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Bartolomeo Colombo  con un piede sul globo terrestre.

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Bartolomeo Colombo

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Probabilmente il cacicco Guacanagari, il più potente dell’isola di Haiti.

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Il cacicco Guacanagari.

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Un secondo cacicco. Forse il cacicco Caonabò.

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Un altro cacicco. Forse il cacicco Caonabò.

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La regina Anacaona.

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La regina Anacaona

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Sotto la volta si trova un’ampia rappresentanza di indiani

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Indiani. Foto di Carlo Dall’Orto
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Indiani

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Sotto la volta centrale Lazzaro Tavarone ha descritto in dodici lunette il primo viaggio di Cristoforo Colombo.

Prima lunetta. Cristoforo Colombo davanti a Ferdinando e Isabella chiede la concessione di tre navi per raggiungere le Indie.

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Seconda lunetta.  Il 3 agosto 1492 è fissata la partenza da Palos. Gli equipaggi imbarcati su  barche a remi raggiungono le rispettive navi.

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Terza lunetta. La flotta in mare aperto. Il Tavarone ha raffigurato simbolicamente Nereidi e Tritoni

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Quarta lunetta. 12 ottobre 1492. Cristoforo Colombo sbarca  su un’isola dell’arcipelago delle Bahamas e le dà il nome di San Salvador.

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Quinta lunetta. Viene sottolineato il rispetto nel quale erano tenuti gli spagnoli.  Nel riquadro due soldati vengono venerati dai taino come esseri discesi dal cielo.

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Sesta lunetta. verso la mezzanotte del 25 dicembre 1492 si incaglia ed affonda la Santa Maria. Il cacicco Guacanagari invia aiuti a Cristoforo Colombo.

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Settima lunetta. cristoforo Colombo porta aiuto ai taino difendendoli dai cannibali “caribi”.

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Ottava lunetta, A seguito del naufragio della Santa Maria viene fondata la colonia  Navidad dove  vengono lasciati 39 marinai. Nella lunetta marinai che costruiscono il presidio dotato di una torretta e circondato da un alto fossato.

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Nona lunetta. Episodio dove nove marinai  riuscirono a mettere in fuga una cinquantina di indios.

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Decima lunetta. Nella notte tra il 13 e 14 febbraio 1493 durante il viaggio di ritorno la Nina e la Pinta incappano in una tempesta e  vengono separate.  In primo piano la Nina dove era imbarcato Cristoforo Colombo. A lato viene raffigurato  Nettuno su due cavalli  con una testuggine ai suoi piedi.

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Undicesima lunetta. Il 4 marzo 1493 la caravella Nina spinta dalla tempesta arriva alla foce del fiume Tago nei pressi di Lisbona. Nel riquadro alcuni uomini guardano la nave entrare con difficoltà in  porto

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Dodicesima lunetta. A Barcellona l’Ammiraglio del Mar Oceano viene ricevuto solennemente da  Ferdinando e Isabella.

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Cristoforo Colombo viene anche ricordato nel Salone Centrale  sulla parete ovest .

Lazzaro Tavarone “Il doge Gio. Luca Chiavari riceve Cristoforo Colombo”.  Da notare che il doge Giovanni Luca o Gian Luca Chiavari  nacque a Genova nel 1573 e morì sempre a Genova nel 1657.  Fu il 98° doge dal 1627 al 1629. Pertanto la rappresentazione è probabilmente un utilizzo della figura di Cristoforo Colombo per esaltare la famiglia Chiavari iscritta alla nobiltà genovese e inserita  nell’albergo LOmellini nel 1528.

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Informazioni su Bruno Aloi 944 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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