
Architetto don Ricardo Velázquez Bosco . “Monumento a los Descubridores”. Palos de la Frontera (Spagna), conosciuto anche come “Monumento a la Fe Descubridora”. Sorge sul colle di fronte al Convento della Rábida e venne inaugurato il 12 ottobre 1892 per commemorare il IV° centenario della scoperta dell’America e dedicato a Cristoforo Colombo ed agli esploratori del Nuovo Mondo.
Originariamente constava di un piedistallo esagonale di 22 metri di altezza sul quale si ergeva la colonna di ben 25 metri di altezza. Sulla sommità una grande sfera di cinque metri di diametro coronata da una croce. Nella zona intermedia si trovava una balconata come la prora delle tre navi di Cristoforo Colombo e alla quale si accedeva da una porta inferiore.
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Alla base del monumento la scritta :
AÑO DE MIL OCHOCIENTOS NOVENTA Y DOS
REINANDO DON ALFONSO XIII
BAJO LA REGENCIA DE SU MADRE
DOÑA MARIA CRISTINA DE AUSTRIA
CON MOTIVO DEL CUARTO CENTENARIO
DEL DESCUBRIMIENTO DE AMERICA
Y ARA QUE AQUI CONMEMORE SIEMPRE
TAN SECUNDO Y GLORIOSE SUCESO
ERIGIO ES AÑA ESTA COLUMNA QUE
DOMINA SITIO DESDE DONDE
LAS NAVES DE COLON SALIERON AL OCEANO
EN BUSCA DEL DESCONOCIDO CONTINENTE
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Incisione basata su uno schizzo di Juan Comba pubblicato su La “Ilustracion Española y Americana”che illustra l’inaugurazione del monumento avvenuta il 12 ottobre 1892.
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Il capitano Enrico Alberto d’Albertis prima di partire il 20 giugno 1893 dal porto di Cadice con il suo yacht “Corsaro” per ripercorrere il viaggio di scoperta di Cristoforo Colombo , fece una visita al monolito e così lo descrisse ” una colonna rostrata, grandiosa, imponente, i cui ‘rostri’ raffigurano le prore della Santa Maria, della Pinta e della Niña : un monumento che giganteggia sull’Oceano e ricorda ai naviganti il punto della gloriosa partenza”.
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Tra il 1963 e 1967 l’architetto Luis Martinez Feduchi dell’Instituto de Cultura Hispanica lo restaurò modificando notevolmente l’opera originale. Scomparve così la balconata con le prore della Niña, Pinta e Santa Maria.

E così sulla base un’altra scritta a ricordare il restauro.
EL DOCE DE OCTUBRE DE 1[9]6[3] DIA DE LA HISPANIDAD
SIENDO JEFE DEL ESTADO ESPAÑOL
S.E. EL GENERALISIMO DON FRANCISCO FRANCO BAHAMOND
EL INSTITUTO DE CULTURA HISPANICA
DIO FIN A LA RESTAURACION DE ESTE MONUMENTO.
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Nel 2008 il monumento venne dichiarato di interesse culturale.
Il cattivo stato di conservazione necessitava di un ulteriore restauro. Il monumento venne consolidato negli anni 2010 mediante l’installazione di un nucleo di cemento armato, e vennero recuperati elementi dell’opera originaria, come il globo terrestre e una corona. I lavori si conclusero nel 2014.
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La sfera terrestre di ben cinque metri di diametro con la corona e la croce.
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