Emilio Garcia Ortiz. “Monumento a Fray Bartolomé de las Casas”. 1984

A nord del ponte di Triana, vicino al molo del Guadalquivir a Siviglia.

Scultore e ceramista Emilio García Ortiz (barrio de Triana, Siviglia 1929 / 2013) .   “Monumento a Fray Bartolomé de las Casas”.  Si trova a nord del ponte di Triana, vicino al molo del Guadalquivir a Siviglia.

Monumento commemorativo del quinto centenario della nascita del frate dominicano,  inaugurato nel 1984 sul Paseo Marqués de Contadero, a sud del ponte di Triana. In occasione dell’Esposizione Universale del 1992 che celebrava il quinto centenario della scoperta dell’America  il monumento venne spostato a nord del ponte di Triana.

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Scultura in pietra di colore chiaro. Vi sono raffigurati, da sinistra una donna ed un uomo indigeni con bambini, al centro Las Casas con bastone e tunica da frate  che tiene un libro sul petto, a destra un conquistador con armatura, elmo , stivaloni e spada.

Sulla base la scritta :                                                                                                                                                                                                                                                        FRAY BARTOLOME de las CASAS                                                                                                                                                                                                                              UNIVERSAL HIQO de SEVILLA

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Un’altra immagine del monumento con sullo sfondo il fiume Guadalquivir e il ponte di Triana.

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Fray Bartolomé de las Casas (barrio de Triana, Siviglia 1474- Madrid 1566), noto come “el Apóstol de los Indios”, era un frate domenicano, sacerdote e poi vescovo spagnolo.
Inoltre fu anche teologo, encomendero, giurista, storico e filosofo. La sua opera si svolse nella difesa dei diritti degli indigeni denunciando al governo le atrocità gli eccessi, le crudeltà e  le atrocità commesse su di loro dagli spagnoli. 

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Informazioni su Bruno Aloi 977 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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