
Sebastian Münster (Ingelheim 1488 – Basilea 1552) matematico, cartografo e cosmografo tedesco.
Entrò da giovane nell’ordine francescano per poi uscirne aderendo alla riforma luterana. Nel 1527 gli venne assegnata una cattedra presso l’Università di Basilea in qualità di professore di ebraico.
Nel 1540 Sebastian Münster pubblicò un’edizione latina della “Geographia” di Tolomeo, con illustrazioni. In Novae Insulae XXVI Nuova Tabula, compare per la prima volta la mappa dell’intero continente americano. La sua Cosmographia (Cosmographiae universalis in latino) del 1544, è la prima descrizione del mondo in lingua tedesca. Comprende la seconda edizione della prima mappa del continente americano . La Cosmographiae universalis ebbe un grande successo nel XVI° secolo con ben 24 edizioni in cento anni. In Italia la prima edizione comparve circa nel 1571.

Nel 1540 Sebastian Münster pubblicò un’edizione latina della “Geographia” di Tolomeo, con illustrazioni.
Qui , in Novae Insulae XXVI Nuova Tabula, compare per la prima volta la mappa dell’America, Nord e Sud nella loro estensione completa, come continente a se stante non collegato ad alcuna altra terraferma.
E’ anche la prima mappa a denominare l’Oceano Pacifico (mare pacificum). La penisola dello Yucatan è raffigurata come un’isola. Vi si trova anche la prima raffigurazione del Giappone, prima ancora di sbarchi di europei, con il nome Zipangu come tramanda Marco Polo. Sull’isola di Puerto Rico qui chiamata Sciana, si trova la bandiera di Castiglia e Lèon a significare la divisione del Nuovo Mondo tra Spagna e Portogallo. Vi appare il nome “Novus” nel Nord America e “Orbis” nella parte meridionale. La mappa mostra le idee evolutive degli europei sul Nuovo Mondo e soprattutto sull’America del Nord.
Vi è raffigurato il mitico Mare di Verrazano, che divide quasi in due il continente nordamericano e con l’America del Nord e l’Oceano Pacifico entrambi raffigurati troppo stretti.
Un enorme errore dovuto a Giovanni da Verrazzano. Nel 1524, a bordo della Dauphine trovandosi lungo la costa di quella che oggi è la Carolina del Nord, gli parve di vedere, dietro una stretta striscia di terra, delle acque che credeva facessero parte di un mare orientale che avrebbe portato alle isole delle spezie. In realtà si trattava della laguna “Pamlico Sound”, lunga 130 chilometri e con una larghezza che raggiunge in certi punti 48 chilometri. separata dall’Atlantico dagli “Outer Banks”, una barriera di isole di sabbia.
L’errore portò i cartografi a rappresentare il Nord America quasi tagliato in due parti collegate da un istmo. E ci volle un secolo per correggere questa falsa interpretazione.

Tavola delle isole nuove, le quali son nominate occidentali & indiane per diversi rispetti.
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Rara seconda edizione della prima mappa dell’America di Sebastian Munster. In Cosmographia (Cosmographiae universalis in latino) del 1544.
Nella parte meridionale si trova la scritta Novus orbis e in lingua antica tedesca “Die Nuw Weli” (Nuovo Mondo).
America, 1544. Incisione, in Geographia di Sebastian Münster,
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