Nave scuola “Cristoforo Colombo”. 1928/1971

Poi nave scuola russa "Dunaj"

Nave scuola “Cristoforo Colombo”.

Stazza 3.410 tsl. Lunghezza 100,50 mt. Larghezza 15,50 mt. Pescaggio 7 mt. Propulsione a vela , 26 vele di canapa per un totale di 2.824 metri quadrati.

Portava circa 400 persone d’equipaggio : Comandante, 15 ufficiali, 250 marinai, circa 130 Allievi dell’Accademia Navale  di Livorno.

La Cristoforo Colombo fu impostata il 15 aprile 1926 e venne varata il 4 aprile 1928 nel Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia.   Il suo primo nome fu “Patria”, venne però cambiato quando era ancora in costruzione. Entrò in servizio il 1° luglio 1928 e svolse la sua attività fino al 1943.

Ha il primato di essere stata la 100° costruzione dell’allora Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia!

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4 aprile 1928. Varo della nave scuola “Cristoforo Colombo” in una foto d’epoca. 

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Varo della nave scuola “Cristoforo Colombo”.

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A partire dal 1931 la Cristoforo Colombo venne affiancata nella sua attività addestrativa dall’Amerigo Vespucci ancora oggi in attività.

I due velieri apparentemente gemelli differivano  nella diversa inclinazione del bompresso, per filare le catene delle ancore la Colombo aveva due occhi di cubia per mascone  mentre la Vespucci ne aveva uno solo. Inoltre la Colombo aveva due eliche e la Vespucci una sola. Altra differenza,  il diverso attacco delle sartie, che sulla Colombo erano cadenti all’esterno, e per la Vespucci a filo di murata.   

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Nave scuola “Cristoforo Colombo” in navigazione.

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Equipaggio della Regia Nave Colombo  in foto ricordo.

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In base al trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 la Cristoforo Colombo venne ceduta nel 1949 all’Unione Sovietica. La cessione della nave, che era un mito per tutti i marinai avendo addestrato generazioni di ufficiali,  creò un gran fermento  al punto che alcuni mesi prima della consegna vennero prese misure di sorveglianza in  banchina e con  continue ispezioni subacquee nel timore che si potessero applicare cariche esplosive per affondarla.

Tradizione popolare vuole  che la notte prima della consegna del Colombo all’Unione Sovietica, alcuni giovani ufficiali recuperassero un quadro raffigurante lo sbarco di Colombo a San Salvador, presente nella sala consiglio dell’Unità. Il  quadro si trova oggi esposto nella sala consiglio dell’Amerigo Vespucci.

Ma non era finita in quanto reduci della  Xª Flottiglia MAS  e militanti dei FAR,   per lavare l’onta della cessione della nave ai comunisti sovietici,  ne avevano pianificato l’affondamento.   Il  piano venne scoperto e il 20 gennaio 1949 vennero arrestati a Taranto lo studente Clemente Graziani uno dei fondatori dei FAR, e il motorista  Biagio Bertucci. Alla Stazione Termini di Roma  vennero arrestati, mentre erano in procinto di prendere un treno per Taranto cinque ex-marò della Xª Flottiglia MAS  (  Paolo Andriani, Sergio Baldassini, Fabio Galiani, Fabrizio Galliani, e Alberto Tagliaferro) con sette chilogrammi di tritolo nelle valigie.  Un altro reduce della  Xª Flottiglia MAS,  Vladimiro Villani, venne arrestato a Lecce il 25 gennaio e nei giorni seguenti finirono in manette altri sette congiurati che si preparavano a far la loro parte. Tra essi Franco Dragoni e lo studente Antonio Ajroldi, figlio di un noto magistrato.

A Taranto, Bari, Brindisi e a Roma avvennero clamorose manifestazioni di solidarietà per gli arrestati.  A Roma si ebbero in centro e per tutta la giornata violenti scontri con la “Celere” con lanci di pietre e anche, in qualche caso, con corpo a corpo furibondi.  La nave il 9 febbraio 1949 salpò da Taranto per Augusta dove il 12  febbraio  issò la bandiera della Marina Mercantile e il 2 marzo ormeggiò nel porto di Odessa dove il Capitano di Corvetta Nikolaj Korzun ne assunse il comando.   Il pomeriggio del 3 marzo avvenne  la consegna formale ai sovietici e il tricolore venne ammainato per l’ultima volta.

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La Cristoforo Colombo venne ribattezzata Dunaj (Danubio in russo) e lo scafo ridipinto di colore grigiastro al posto della colorazione bianca e nera che riportava ai ponti delle batterie dei cannoni tipica dei vascelli da guerra della fine del settecento.  

La nave venne assegnata alla 78ª Brigata di addestramento e utilizzata saltuariamente come nave scuola a Odessa  sino al 1959 quando passò alle dipendenze della Scuola Superiore del Ministero della Marina di Leningrado.  

Nel 1960 venne destinata all’Istituto Nautico di Odessa. Nel 1961 venne disalberata ed adibita a trasporto legname. Nel 1963  bruciò insieme al suo carico nelle acque sovietiche e ritenuto economicamente sconveniente un suo recupero, venne radiata dall’albo delle navi nello stesso anno.  Restò  abbandonata e semidistrutta e nel 1971  fu definitivamente demolita.

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Nave scuola “Dunaj” in porto a Odessa.

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Un medaglione bronzeo raffigurante Cristoforo Colombo è stato donato al capitano di lungo corso  Bruno Aloi, presidente del Comitato Internazionale Cristoforo Colombo,  con assicurazione di provenienza dalla nave scuola “Cristoforo Colombo”.  Il medaglione  proviene  dalla Russia  è  pervenuto in Italia attraverso vie marinare e regalato da un collega della Marina Mercantile che lo comperò a Odessa.   Un cimelio  non solo storico ma affettivo per quel che ha rappresentato per generazioni di ufficiali che lì si sono addestrati  tra una vela e l’altra.

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Medaglione in bronzo

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Pittore e illustratore Flavio Costantini (Roma 1926 – Rapallo 2013).

Litografia “Nave scuola Cristoforo Colombo”.

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Flavio Costantini. “Nave scuola Cristoforo Colombo”

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Informazioni su Bruno Aloi 944 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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