Diversi storici hanno sostenuto che alla prima spedizione di Cristoforo Colombo alle Indie partecipassero numerosi delinquenti e pendagli da forca, data anche la difficoltà di reperire nel porto di Palos personale per formare gli equipaggi della Nina, Pinta e Santa Maria.
La studiosa Alicia Bache Gould ha ridimensionato il tutto a solo quattro criminali. Alonso Clavijo di Veguer, Batolomé de Torres di Palos, Juan de Moguer di Palos e Pedro Izquierdo di Lepe.
Bartolomé de Torres aveva accoltellato a morte l’esattore delle imposte di Palos, Juan Martin. Arrestato e condannato a morte, era stato aiutato a fuggire dal carcere dai tre compari, Alonso Clavijo, Juan de Moguer e Pedro Izquierdo.
I quattro erano svaniti nel nulla ed erano stati condannati a morte in contumacia.
Nel frattempo, il 30 aprile 1492, era stata emanata una ordinanza reale diretta alle autorità delle città e villaggi della costa andalusa. L’ordinanza concedeva la sospensione del processo e della sentenza a coloro che, avendo subito qualche condanna, si fossero imbarcati per la spedizione.
I quattro venuti a conoscenza dell’ordinanza si arruolarono e vennero imbarcati sulla Santa Maria in cerca di riscatto e condono della pena.
Nell’Archivio di Simancas , Alicia Bache Gould trovò il perdono reale redatto nella città di Barcellona in data 26 maggio 1493.
Questo è il perdono concesso a Bartolomé de Torres simile a quello rilasciato ai suoi tre compari.
“Por quanto por parte de vos Bartolomé de Torres, vesyno de la villa de Palos, nos fue fecha rrelacion disiendo que puede aver año y medio que por ciertas palabras que ovo Juan Martin pregonero de la dicha villa de Palos oujstes cierta question & le distes una cuchillada de que dis que murió, sobre la qual dis que vos estando en la carcel publjca de la dicha villa algunos amjgos vuestros quebrantaron la dicha carcel vos sacaron della e vos delibraron, por lo qual dis que fue precedido contra vos por la justicia de dicha villa, & en absencia fuistes condenado a pena de muerte e perdimjento de todos vuestros byenes & despues dis que veyendo los parientes del dicho pregonero él ser en alguna culpa de la dicha muerte vos perdonaron e rremjtieron & se apartaron e quitaron de la querella & acusacion contra vos ynterpuesta & avjades ydo por nos servir ponjendo vuestra persona a mucho peligro (con) don Xpoual Colon nuestro almirante del mar oceano a descubrir las yslas de las yndias… En la ciudad de Barcelona a veynte e seys djas de mayo de noventa e tres años. Yo el rrey, yo la rreyna.”
Due giorni prima, il 24 maggio 1493, i Reali inviarono da Barcellona all’arcidiacono di Siviglia, don Juan Rodriguez de Fonseca, le credenziali per organizzare la seconda spedizione alle Indie.
Bartolomé de Torres risulta aver partecipato al secondo viaggio come balestriere. Pare sia rimasto tre anni alle Indie tornando cinque mesi dopo il rientro di Cristoforo Colombo a Cadice l’11 giugno 1496.
Anche la leggenda che i quattro criminali fossero rimasti e periti alla Navidad dopo il disastro dell’affondamento della Santa Maria risulta pertanto infondata.
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