
Disegnatore ed illustratore Tancredi Scarpelli (Napoli 1866- Roma 1937).
“Colombo sulla via del ritorno dal primo viaggio getta un barile in mare”.

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L’Illustrazione si trova in “Storia dei navigatori ” di Paolo Emiliani Giudici 2 volumi (ed. Nerbini 1936- 37).
Ripresa anche dalla Look and Learn Histori Picture Library.

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Il 14 febbraio 1493-Sulla via del ritorno dal viaggio di scoperta la Pinta e la Nina incappano in una tempesta.
La Pinta scompare all’orizzonte. A bordo della Nina si fanno voti alla Madonna di Guadalupe, alla Madonna di Loreto e a Santa Clara di Moguer.
Dal Diario tramandatoci dal figlio Fernando: “ Quando fu giorno si ritrovarono perduti di vista gli uni dagli altri, e aveva per certo ciascuno che gli altri fossero annegati: per la qual cosa, rivolgendosi alle orazioni e alla religione, quelli dell’Ammiraglio trassero per voto la sorte di chi di loro andasse in pellegrinaggio per tutti alla Madonna di Guadalupa, la quale toccò all’Ammiraglio. Poscia sortirono un altro pellegrino alla Madonna di Loreto, e toccò la sorte ad un marinaio del porto di Santa Maria di Santoña, chiamato Pietro della Viglia (Pedro de Villa). Indi gettarono la sorte sopra il terzo pellegrino, il quale andasse a vegliare una notte in Santa Chiara di Mogher ( Santa Clara de Moguer), e toccò allo stesso Ammiraglio”.
La tempesta continua. Si fa un altro voto di andare in pellegrinaggio alla prima chiesa dedicata alla Madonna, se riusciranno a salvarsi.
Dal Diario: “Ma crescendo tuttavia la fortuna, tutti quelli della caravella fecero voto di andare scalzi e in camicia a fare orazioni alla prima terra che trovassero ad una chiesa della vocazione della Madonna“.
A quel punto Colombo dubitando di salvarsi scrive una pergamena ai re Cattolici informandoli dell’avvenuta scoperta.
La pergamena chiusa e sigillata viene involta in una tela incerata e messa in una “torta o focaccia di cera”, e posta in un barile, insieme con una promessa di mille ducati a chi ritroverà il barile e consegnerà la pergamena. Il barile viene affidato alle onde del mare.
Dal Diario tramandatoci dal figlio Fernando : “Feci portare un gran barile e, avendo involta la scrittura in una tela incerata e messela appresso in una torta, o focaccia di cera, la posi nel barile, e ben serrato coi suoi cerchi lo gettai in mare, credendo tuti che fosse alcuna devozione; e perchè giudicai che potesse avvenire che quello non arrivasse a salvamento, e i navigli tuttavia camminavano per avvicinarsi a Castiglia, feci un altro legaccio simile a quello e lo accomodai nell’alto del castello di poppa acciò che, sommergendosi il naviglio (cioè la Nina), rimanesse il barile sopra le onde in arbitrio della fortuna”.
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Il pittore Cesare Maccari ha raffigurato l’assolvimento del voto fatto da Cristoforo Colombo nella cupola della basilica di Loreto, decorata negli anni 1892 -1908.
L’artista ha immaginato lo stesso Colombo a Loreto, raffigurandolo in ginocchio dentro la Santa Casa, sulla sinistra, accanto a un sacerdote, mentre Pedro de Villa (Pietro della Viglia) di schiena con il modellino di una caravella in mano, probabilmente la “Nina”, lo offre alla Madonna come ex voto per il grave pericolo scampato.
Secondo la ricercatrice Alice Bache Gould , Pedro de Villa era un marinaio del Puerto de Santa Maria de Santoña imbarcato sulla Santa Maria e passato poi sulla Niña.
Dal Giornale di bordo tramandatoci da Bartolomeo de las Casas : ” Giovedì 14 febbraio 1493. Un’altra volta si tirò a sorte per l’invio di un altro pellegrino a Santa Maria di Loreto, che si trova nella Marca di Ancona, nello Stato del Papa, che è la casa dove la Santissima Vergine ha fatto e fa molti e grandi miracoli, e la sorte designò un marinaio di Puerto de Santa Maria che si chiamava Pedro de Villa, al quale l’Ammiraglio promise di dare i danari per la spesa del viaggio”.
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