
Ritratto a olio di Cristoforo Colombo del 1520, attribuito a Bigordi Ridolfo (Firenze 1483 – Firenze 1561) detto “del Ghirlandaio”, figlio di Domenico detto “il Ghirlandaio”.
L’attribuzione venne contestata nel passato, ritenendo il ritratto molto differente dai due dipinti colombiani più noti, come il dipinto della Collezione Gioviana ai Musei Civici di Como, e quello di Sebastiano dal Piombo al Metropolitan Museum di New York..
Un esame approfondito rivelò, secondo gli esperti, molte analogie con le tecniche pittoriche e ritrattistiche di Ridolfo Bigordi, e nel 1932, B. Berenson confermò l’attribuzione.
Questo pittore non ha mai vissuto in Spagna ed é improbabile che abbia incontrato Cristoforo Colombo.
Il dipinto venne trovato dall’artista genovese Giovanni Battista Cevasco intorno alla metà dell’ottocento sul mercato antiquario fiorentino. Lo stesso Cevasco ipotizzo che si trattasse del ritratto di Cristoforo Colombo per le lettere VS che si leggono in alto a sinistra e che, secondo lui, potevano far parte di una didascalia originale ” COLUMBUS NOVI ORBIS REPERTOR”, che si trova in molti ritratti colombiani del Cinquecento.
L’opera venne donata al Comune di Genova nel 1862.
Attualmente al Galata Museo dal Mare di Genova. Precedentemente al Museo Navale di Pegli (Genova).


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