Gino Giannetti. “La Vela di Colombo”. 1990

Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova

Scultore Gino Giannetti  (Montorio Romano  1951 – vivente)  . Monumento in bronzo a Cristoforo Colombo  conosciuto come “La vela di Colombo”.  Altezza 500 cm; larghezza 300 cm.

 Nel 1987 il Consorzio Autonomo del Porto di Genova aveva bandito un concorso nazionale per un monumento destinato al giardino antistante l’Aeroporto di Genova Sestri. Il bando prescriveva di “illustrare le tradizioni di Genova nel campo della navigazione”. Navigazione intesa in mare come in cielo per avere un simbolo dell’Aeroporto.

Giannetti immaginò una nave poggiata su quattro bitte da ormeggio , fissate sulle sagome in travertino di tre caravelle, sulle quali si ergevano sei vele in bronzo. Tre per lato. L’opera terminata venne presentata a Roma nel luglio del 1990 sulla Terrazza del Pincio. Venne poi portata   a Genova nel 1992 nel contesto delle Celebrazioni Colombiane e collocata nei giardini antistanti l’Aeroporto Cristoforo Colombo.

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Su un lato tre vele dedicate a Genova.

Nella vela in basso figura Guglielmo Embriaco sbarcato in Terrasanta che si dirige verso Gerusalemme da dove preleverà il “Sacro Catino” , oggi nella cattedrale di San Lorenzo, e che si dice sia servito nell’Ultima Cena di Gesù con i dodici Apostoli.

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Nella vela centrale Cristoforo Colombo a bordo della Santa Maria che scruta il volo degli uccelli che preannunciano la vicinanza della terra.

Sul cassero della nave sono incise le parole “NAVIGARE-VOLARE-SOGNARE” motto con il quale Giannetti presentò la sua opera vincendo il concorso. 

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Sulla vela superiore si trova la torre della Lanterna di Genova, simbolo della città e punto di riferimento per i naviganti.

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Sull’altro lato si trovano tre vele dedicate al volo in una successione unitaria.

In basso un cavaliere chiuso in una foresta che guarda in alto a contemplare il volo degli uccelli a significare l’aspirazione dell’uomo a volare.

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Sopra Icaro che  preso dall’ebbrezza del volo si avvicinò troppo al sole che con il suo calore  fuse la cera con la quale erano attaccate le sue ali, facendolo cadere nel mare dove morì.

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L’opera venne presentata a Roma nel luglio del 1990 sulla Terrazza del Pincio.

Lato A della Vela di Colombo.

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Lato B della Vela di Colombo GIOVANNETTI-DOC-DOC-DOC-735x1024

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Venne portata poi a Genova nel 1992 nel contesto delle Celebrazioni Colombiane e collocata nei giardini antistanti l’aeroporto Cristoforo Colombo.

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Nei giardini dell’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova si trova anche una lapide che ricorda il dono  alla Nazione Americana di una copia della “Vela di Colombo”.

Dono effettuato in data 4 luglio 1992 nel quinto centenario dell’impresa di Cristoforo Colombo.

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Una copia ridotta della scultura venne donata dalla Città di Genova agli Stati Uniti  e sistemata nel Liberty State Park di  Jersey City , New Jersey. Un tributo a Colombo ma anche un attestato del ruolo significativo del  New Jersey e della città di New York nella storia dell’immigrazione italiana. Il monumento nel New Jersey venne inaugurato il 4 luglio 1992.

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Informazioni su Bruno Aloi 950 Articoli
Bruno Aloi. Nato a Genova nel 1941, si diploma nel 1960 presso l'Istituto Tecnico Nautico San Giorgio di Genova. Nel 1966 consegue il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Laureato in Lettere con la tesi "I Liguri nella Gallia meridionale". Molteplici sono i momenti che segnano il percorso di Bruno Aloi, da ufficiale di coperta agli incarichi in diverse specializzazioni formative (corsi di sopravvivenza, mezzi di salvataggio, antincendio di base ed avanzato, corso superiore radar, familiarizzazione navi chimiche, ) fino all'abilitazione a comandante Certificazione S.T.C.W. 1978/95 rilasciato il 28/1/2002. Particolarmente significativa è la sua attività in campo culturale, per un decennio soprintende alla promozione delle grotte di Borgio Verezzi come presidente del Gruppo Grotte Borgio Verezzi. Nell'ambito delle esplorazioni ipogee visita il Marocco, l'Algeria e la Siria su invito del Ministro del Turismo Siriano. Socio onorario dello Speleo Club de l'Aude et de l'Ariège (Francia). In qualità di Presidente dell'Associazione per il Recupero del Genovesato, Bruno Aloi promuove nel 1986 la riapertura dei forti genovesi Sperone e Begato, con eventi di spettacolo, mentre partecipa all'iniziativa "Artisti per il Centro Storico" (1990). Premio Regionale Ligure 1987. Premio "Gente di Mare" 2002. Viareggio. Socio onorario della Società Nazionale di Salvamento. Tra le altre cariche assunte, lo ricordiamo presidente di Al Sham, associazione per le relazioni tra Italia e Siria contibuendo al gemellaggio della città di Genova con la città di Latakia (l'antica Laodicea). Giornalista pubblicista dal 14/6/1989 iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Roma Tessera N. 170551.. Presidente del Comitato Nazionale per Colombo.

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